C’è chi, da esperto in materia, ha già annunciato lo strappo che si consumerà a breve: Beppe Marotta, reduce da una stagione faticosa e sofferta anche per via del Covid, sarebbe in procinto di annunciare l’addio a Milano per far ritorno a Torino, alla Juventus. E così anche l’allenatore Antonio Conte, il deus ex machina di questo scudetto atteso e celebrato in palese contrasto con le norme anti Covid in piazza Duomo, invece potrebbe finirla qui. Con Steven Zhang e questa società con la quale ha avuto già modo di polemizzare, quando ai microfoni liquidò la dinamica delle sue relazioni aziendali con: “Il presidente è in Cina”.
Inter: emergenza liquidità dopo il trionfo
Alla Domenica Sportiva, questo ritratto dello stato dell’arte societario nel post Scudetto è segnato da incertezze innegabili e da attese che a brevissimo giro dovrebbero illuminare. L’urgenza liquidità non è certo del tutto superata e come sarebbe d’altronde, a causa della condizione in cui versano i grandi club europei che si sono lasciati sedurre dall’ipotesi della Super League, come se intrinsecamente contenesse l’insieme delle soluzioni finanziarie e commerciali alla crisi?
Il futuro di Conte in Inghilterra
Ma Antonio Conte, la guida verso la concretezza, dove potrebbe allenare? Davvero l’ipotesi Chelsea sarebbe concreta? Marco Tardelli, ex campione del Mondo 1982 e grande analista, ha lodato lo stile Inter in questa annata complicata e si è soffermato sulle possibilità legate al futuro.
“Avevo intravisto una squadra compatta fisica. Come quelle che vuole Conte. Conte fa sempre questa guerra con tutti, con la società, con i tifosi e con i giocatori. Quest’anno ci sono state anche delle guerre interne. Tipo Eriksen, che l’ha guidato Conte e poi l’ha fatto uscire. Mi è piaciuto questo ragazzo, non ha mai fatto una polemica. Fino alla fine. Poi è riuscito a integrarsi in questo gruppo. Credo che Conte sia il vero condottiero, il principale personaggio della vittoria dello scudetto e poi Lukaku. Conte in fuga? Potrebbe essere iniziato un ciclo, ma sai come è fatto. Ogni tanto succede qualcosa e se ne va. Al tavolo con la società si capirà se se ne andrà o meno. Marotta potrebbe dargli una grossa mano, è lui che lo ha cercato. Ci sono delle voci che girano in Inghilterra ma non credo che Marotta lo lasci andare”.
L’Inter da migliorare: i rinforzi per una rosa competitiva a livello europeo
E sull’onda delle indiscrezioni raccolte e rilanciate nel corso della puntata, ha osservato che nonostante il titolo, a questa compagine manchi più di un giocatore. Anche per convincere Conte, allenatore che storicamente ha sempre alimentato una dialettica assai varia con la proprietà.
“Giocatori che servono per fare il salto di qualità? L’Inter ha bisogno di rinforzare la rosa, serve una rosa più larga. Quelli che ha dietro non hanno dimostrato quella qualità che tutti si aspettavano. Alcuni non hanno reso come dovevano. Conte non vuole una squadra bella, ma concreta. Ha trovato anche la squadra bella con l’innesto di Eriksen, che ha dato più qualità. Voto 9,5 a Conte, se lo merita.
Le congratulazioni di Icardi all’Inter campione: il ruolo di Wanda Nara
Con il ritorno a Milano di Wanda Nara, le possibilità di un ritorno in Serie A dell’ex capitano si sono sommate alle evidenze: le possibili mete potrebbero essere Milan, Juve e o Napoli. Intanto un post di elogio e di gioia ha solleticato le fantasie dei tifosi nostalgici di Mauro:
“Icardi? Non è che si deve sempre pensare che il post sia di facciata, può aver fatto i complimenti ai compagni”, ha concluso Tardelli.
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