Il giovane favoloso del tennis italiano, Jannik Sinner, a Roma ha esibito il suo tennis migliore complice un tabellone che, contrariamente a quello della scorsa edizione, sembra consentirgli di esprimersi ai suoi livelli e di mostrare – senza l’eccesso della simpatia e dell’attenzione su Matteo Berrettini – quanto sia capace di fare uno dei talenti della sua generazione più promettenti e già protagonista nella top 10.
- Sinner contro Fognini, scontro tra generazioni: data, orario
- Il derby Milan-Inter sul campo degli Internazionali
- La sfida Sinner-Martinez: vittoria di Jannik
- Roma aspetta il vero Djokovic
Sinner contro Fognini, scontro tra generazioni: data, orario
Mercoledì sera si scontrerà con Fabio Fognini, che sta chiudendo una carriera meravigliosa e densa di soddisfazioni, ancora competitivo ma anche distante dalle caratteristiche moderne di rappresentanti della new generation azzurra, di cui fa parte Sinner.
Tra i due professionisti, che si scontreranno a Roma nella sessione serale a partire dalle ore 19, c’è un divario notevole, dettato più da una questione di crescita e di immersione in un tennis differente. L’eleganza di Fognini è indiscutibile, certa, evidente e non si può sovrapporre al gioco di Sinner, al pari del tocco.
Ma è evidente quanto l’altoatesino sia più competitivo, nonostante la terra veloce di Roma sia una superficie sempre gradita dal ligure. I precedenti? Tra i due la contrapposizione è inedita e potrebbe offrire numerosi spunti di analisi tra due esponenti di due scuole formative condizionate da una estetica più classica l’una, più contemporanea l’altra.
Oltre alla tenuta mentale di Sinner, che ha recentemente desiderato imprimere una svolta alla sua carriera internazionale con un cambio staff molto discusso.
Testa di serie numero 10, Jannik è partito fortissimo, dopo una decina di minuti è già 3-0 e mantiene il break di vantaggio fino a quando non serve per il set.
Il derby Milan-Inter sul campo degli Internazionali
Il classe 2001, nato in Alto Agide, non ha mai fatto mistero della sua fede calcistica: per Jannik non c’è solo spazio per la racchetta. Anzi, agli inizi Sinner aveva tentato con lo sci per poi scoprirsi un tennista dal talento purissimo e seguire questa inclinazione senza ulteriori tentennamenti.
Trasferitosi nella Liguria di Fognini, interista senza filtri, precisamente a Bordighera nel centro sotto la guida di Riccardo Piatti, Sinner lì ha curato le sue potenzialità fino a conquistare a soli 19 anni un ranking invidiabile.
Esperto, ma altrettanto fumantino, Fognini è di fede interista, il che lascia presagire unautentico derby sul campo del Foro Italico.
La sfida Sinner-Martinez: vittoria di Jannik
In quel momento, Martinez sfrutta l’inesperienza di Sinner e piazza un break che destabilizza i telespettatori, ma si tratta di un fuoco di paglia: l’altoatesino chiude in bellezza e si prepara a un derby tutto italiano.
Jannik si impone con il punteggio di 6-4 6-3: chi vincerà tra i due italiani negli ottavi giovedì sfiderà Krajinovic, che ha superato il numero 6 del tabellone Rublev.
Roma aspetta il vero Djokovic
Roma, però, attende Novak Djokovic, forse il più atteso dopo l’intrigo internazionale legato agli Australian Open e le sue dichiarazioni sul problema di metabolismo che lo avrebbe condizionato, e la sua rinnovata egemonia: il serbo, ex numero 1 indiscusso del tennis mondiale, dopo aver battuto Karatsev si è qualificato per gli ottavi di finale.
Mercoledì in programma, oltre a Fognini-Sinner, si disputeranno Nadal-Isner, Zverev-Baez e Tsitsipas-Dimitrov.