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Inter, Inzaghi replica a Conte e accusa: "Parlate solo di errori a nostro favore, giudizi squilibrati"

Alla vigilia del derby d'Italia tengono banco le polemiche per il duello scudetto col Napoli. Intanto c'è da sfatare il tabù degli scontri diretti

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Alessio Raicaldo

Alessio Raicaldo

Sport Specialist

Un figlio che si chiama Diego e la tesi di laurea sugli stadi di proprietà in Italia. Il calcio quale filo conduttore irrinunciabile tra passione e professione. Per Virgilio Sport indaga, approfondisce e scandaglia l'universo mondo dello sport per antonomasia

L’Inter non ha avuto molta fortuna negli scontri diretti di questo campionato. Simone Inzaghi spera che contro la Juventus i suoi nerazzurri possano tornare al successo anche in un big match. La classifica racconta di un divario forte tra le due squadre, che però non dà fiducia al tecnico meneghino. Intanto tiene banco il tema politico, con le chiare accuse di Conte e la replica del collega sulla sua società poco tutelata mediaticamente.

La carica di Inzaghi e le difficoltà negli scontri diretti

Simone Inzaghi è carico in vista di un match che è il più sentito da ambedue i lati: “Sappiamo tutti cosa rappresenta questa partita per la nostra tifoseria e la nostra società, è una partita importante in un momento delicato del campionato. Sappiamo che dovremo fare, è una squadra rinforzata dal mercato invernale con un ottimo allenatore che stimo molto: dovremo fare un’ottima partita“.

Negli scontri diretti l’Inter in stagione non è mai andata particolarmente bene: “Gli scontri diretti valgono tanto, soprattutto in questo periodo della stagione. Sappiamo che il calendario ci vedrà impegnati in trasferta in questi scontri: dovremo alzare il livello, finora negli scontri diretti non abbiamo portato a casa vittorie importanti. Abbiamo fatto buone gare, a parte Milan e Fiorentina con cui abbiamo perso meritatamente, ma nelle altre comunque non abbiamo portato a casa il risultato“.

Lotta scudetto e l’Inter mediaticamente bistrattata

I retropensieri di Conte e una lotta scudetto che si sta incattivendo: “Io mi sono arrabbiato dopo il Milan dopo 4-5 episodi a sfavore. Quando succede qualcosa per l’Inter non se ne parla o quasi. Di quello che è accaduto lunedì se ne parla invece ancora oggi. Mi viene in mente un episodio a Leverkusen quando ci viene assegnato un calcio d’angolo che non c’era, perdemmo e qui non si disse nulla nonostante il grave danno in classifica e economico per la società. Io ho parlato solo per difendere l’Inter, non per attaccare gli arbitri o altro“.

Conte sul tema Var l’ha tirato un po’ per la giacca: “Gli errori ci saranno sempre, ho già spiegato che mi sono lamentato solo del diverso trattamento e dei giudizi diversi che vengono fatti su di noi rispetto agli altri”. L’Inter sembra l’unica a dover vincere a ogni costo? “Per quanto mi riguarda posso dire che abbiamo le nostre ambizioni, i nostri desideri e uno scudetto sul petto che vogliamo difendere a ogni costo. Noi Napoli e Atalanta siamo davanti ma anche le altre stanno recuperando”.

Le differenze con la Juve in relazione alla classifica

La classifica dice che l’Inter è molto avanti alla Juventus: “Nel girone di andata hanno avuto diversi infortuni che li hanno penalizzati. Hanno fatto tanti pareggi anche quando magari meritavano di vincere. Poi hanno fatto un gran mercato a gennaio“. Poi si torna di nuovo a temi politici con i nerazzurri considerati gli unici davvero obbligati allo scudetto: “Pensiamo noi, abbiamo uno scudetto sul petto e vogliamo difenderlo. Qualche dubbio di formazione ce l’ho, rientrano Dimarco e Dumfries ma non so ancora se avrò Thuram che ha fatto solo un lavoro a parte. In questo momento è più no che sì, anche se sappiamo quanto sia importante per noi.

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