Irma Testa in versione politica. La pugile italiana, reduce da una delusione a Parigi 2024, dice la sua dopo l’elezione di Donald Trump come presidente degli Stati Uniti e lo fa in maniera piuttosto diretta e senza grandi fronzoli, dando l’impressione di voler mandare un messaggio anche ai politici italiani.
- Il post al veleno di Irma Testa
- La presa di posizione di Irma
- Los Angeles 2028 si allontana sempre di più
Il post al veleno di Irma Testa
L’elezione di Donald Trump ha scatenato tante reazioni. L’uomo più potente del mondo libero, come spesso viene definito, è un argomento che ovviamente colpisce e il neopresidente è senza dubbio un personaggio divisivo. In tanti avrebbero sperato in una svolta storica con la possibile elezione di Kamala Harris come prima donna alla Casa Bianca. E tra questi c’era probabilmente anche Irma Testa che sulla sua pagina Instagram si lancia all’attacco: “Pensavo che questa smania di eleggere i co….ni fosse solo una storia italiana. E invece no”. Un messaggio che sembra un attacco anche alla politica italiana e alle scelte elettorali nel nostro paese.
La presa di posizione di Irma
Irma Testa non è mai stata “timida” quando si è trattato di prendere posizioni anche scomodi a cominciare dalla decisione di fare coming out sulla sua sessualità. In un’intervista del 2023 al Corriere della Sera ha dichiarato: “Mi piace l’idea di aver gettato il seme del cambiamento ma c’è ancora molta strada da fare. Ci sono ancora troppi stereotipi sulla boxe femminile così come sul calcio femminile. Il mio sogno è vedere le palestre piene di bambine: prima dei 12 anni, entri in un mondo pieno di regole e valori”.
Los Angeles 2028 si allontana sempre di più
La boxe potrebbe non essere presente nel programma olimpico di Parigi 2024 anche se le istituzioni del mondo del pugilato al momento sembrano non accettare questa soluzione. Dopo Parigi 2024 e la delusione di Irma Testa, sbattuta subito fuori anche da un arbitraggio negativo, però le possibilità di essere presenti sono davvero ridotte al lumicino dopo che lo stesso presidente della Federazione Italiano Pugilato, Flavio D’Ambrosi, le ha consigliato di dire addio al mondo del professionismo e le caldeggiato per un ricambio generazionale nel movimento italiano.