Dopo l’esonero di Luciano Spalletti Gabriele Gravina è sempre più l’unico bersaglio di tifosi e addetti ai lavori per le difficoltà in cui si trova l’Italia del calcio. Al coro di critiche si unisce anche il Ministro dello Sport Andrea Abodi, che pur conservando un aplomb istituzionale, non ha risparmiato una stoccata al numero uno della Figc. Dal Ministro anche un doppio assist a Spalletti sull’esonero e sui rifiuti dei giocatori alla Nazionale.
Abodi e le difficoltà dell’Italia del calcio
Andrea Abodi si unisce alle critiche nei confronti di Gabriele Gravina per i problemi della Nazionale di calcio e per le decisioni prese dopo la pesante sconfitta dell’Italia in Norvegia, in particolare l’esonero di Luciano Spalletti. Intervenuto nel corso della manifestazione “Mediterraneo da remare” a Roma, Abodi ha piazzato una stoccata nei confronti di Gravina parlando delle difficoltà della Nazionale.
“Chi ne è responsabile? Chi deve riflettere non è solo una persona, è un sistema, perché quando un presidente federale viene eletto con il 98% c’è qualcosa da cambiare che non è solo l’allenatore ma un approccio culturale e comportamentale”, ha detto Abodi, prima di sferrare il colpo.
La stoccata a Gravina
Dopo la premessa sulle responsabilità del movimento, infatti, Abodi ha sottolineato quelle di Gravina, fornendo al tempo stesso un assist a Spalletti. “Poi il presidente federale è il più esposto e ne risponde – ha attaccato il ministro – mentre a pagare in questo caso è l’allenatore“. Colpo piazzato.
Abodi, in particolare, è rimasto sorpreso dal modo in cui è stato liquidato Spalletti, che ha comunicato il suo esonero prima che lo facesse la Federcalcio e senza che fosse trovato un sostituto. “Le valutazioni tecniche non le commento – ha aggiunto Abodi -, ma le modalità con cui si è consumato il distacco lasciano perplessi”.
Abodi e i no alla Nazionale
In precedenza, il Ministro dello Sport si era schierato con l’ormai ex c.t. anche su un altro argomento, i rifiuti alla Nazionale da parte dei calciatori. Abodi non fa nomi, ma dopo aver ammesso che “non ci sono le premesse migliori per la qualificazione al Mondiale”, il Ministro ha sottolineato il clima negativo attorno all’Italia. “A volte si perde anche quando si vince e questo associa la prestazione con la Norvegia e quella con la Moldova – le sue parole -. Ieri abbiamo vinto ma abbiamo dato la sensazione di una maglia azzurra che non viene profondamente rispettata e questo la passione popolare percepisce”. Nel riferimento al rispetto per l’azzurro è possibile leggere un messaggio ai calciatori che hanno rinunciato a dare il loro contributo.