Gli incubi peggiori si stavano materializzando dopo soli 14 secondi, quando Barcola ha approfittato di un errore di Di Lorenzo per bucare Donnarumma ma c’è stato un equivoco con l’arbitro in occasione della rete della Francia che ha aperto la gara di Nations League prima della sontuosa rimonta azzurra. E’ proprio il portiere a spiegare a Rai1 cosa è successo.
- Donnarumma spiega cosa è successo sul primo gol
- Spalletti rivela cosa è cambiato in due mesi
- Raspadori parla del suo ruolo
Donnarumma spiega cosa è successo sul primo gol
Il problema è stato che il n.1 del Psg non aveva neanche i guanti allacciati quando Barcola ha segnato al pronti-via e l’arbitro avrebbe dovuto accertarsene prima di fischiare la partenza. Spiega Gigio: “Non ero ancora pronto e all’arbitro ho detto che doveva aspettare ma siamo stati anche poco furbi noi in quella circostanza. Orendere gol così subito è stata dura ma i ragazzi sono stati bravi a rimanere calmi e concentrati, ed è stato fondamentale per vincere la partita. E’ stato bravo il mister a metterci a posto, a farci capire dove avevamo sbagliato agli Europei. Con questo modulo poi ci troviamo bene tutti. Ho visto anche gli attaccanti tornare a dare una mano, ho visto un’Italia unita. Mi aspettavo tutto questo perché ho visto un ambiente diverso, tutti compatti, col sorriso, voglia di lavorare, e questo è stato bello. Era difficile perché quando subisci gol subito è dura ma siamo riusciti a portarla a casa con la forza del gruppo. Ho esultato per un salvataggio di Di Lorenzo perché c’è una grande connessione tra tutti noi”.
Spalletti rivela cosa è cambiato in due mesi
A caldo il ct invece parla della metamorfosi dell’Italia, inguardabile due mesi fa e bellissima stasera. “Ho scelto un gruppo di giocatori, le condizioni non sono quelle di fine campionato. Ci sono giovani che hanno voglia di farsi vedere. La voglia è la chiave di qualsiasi successo. La reazione è stata la chiave della partita, tutti hanno reagito e poi hanno fatto la partita che dovevano fare. Doppiamente bravi ma c’è sempre la possibilità di fare meglio. Era importante stare in campo da squadra, una qualsiasi situazione ti può ridurre alla follia. Le cose che accadono vengono sempre dalla tua testa, le difficoltà maggiori devono essere messe a posto dentro noi stessi”. Una parola anche per Tonali, tra i migliori: “Partita magnifica. Avevamo paura che non ce la facesse a giocare 90 minuti, invece alla fine ha dato due belle sgasate. Abbiamo ritrovato un giocatore fortissimo”.
Poi in sala stampa Spalletti dice: “Giro i complimenti ai calciatori perché sono loro che se li meritano, sbattersi su e giù per il campo contro questi avversari diventa una cosa ardua e quindi si fanno i complimenti a loro. Quando ho accettato la Nazionale pensavo di costruire una squadra forte e a me non si modifica l’idea dopo 1-2 gare perse, penso di avere a che fare con una Nazione in cui si possono trovare 20 calciatori forti e far vedere delle cose importanti anche contro squadre di un livello top come la Francia. Poi è sempre la stessa cosa: non c’è niente in questo mondo che può distruggere com’è la tua mente. Il gol preso in quel modo ti può ridurre alla follia e quindi doppiamente bravi nell’esser rimasti in partita. Poi i ragazzi hanno fatto delle cose importanti oltre i gol: s’è sbagliato tantissimi fraseggi, ma stasera siamo stati dei giganti quanto i nostri avversari”.
Arriva una domanda provocatoria da una giornalista francese. Nella ripresa i giocatori italiani cadevano spesso, era una tattica? “Cioè utilizzo la tattica di far cadere i calciatori? Mah… A me è sembrato che in 2-3 situazioni non ci è stato fischiato fallo. Noi non siamo sfuggiti dalla partita, ma non veniamo da un buonissimo momento e abbiamo badato a fare sempre blocco squadra. Facciamo ciò che ci porta più vantaggio a voi… Detto ciò, la Francia è una grande squadra e l’Italia ha giocato una grande partita. L’importante per la ripartenza era vedere una squadra in campo”.
Raspadori parla del suo ruolo
A Rai1 parla anche Raspadori: “Quando si vince contro una squadra del genere, ci sono state tante cose positive. Avevamo bisogno di rifarci e si è vista questa volontà, anche se in dei momenti ci siamo messi dietro perché loro hanno giocatori di qualità. Abbiamo fatto quello che la partita richiedeva”. L’attaccante del Napoli è entrato nella ripresa ed ha giocato dietro Retegui nella sua posizione più congeniale: “Assolutamente, per caratteristiche è la posizione in cui riesco meglio ad alternarmi nelle due fasi. Riesco anche ad arrivare da dietro e attaccare l’area. In questo ruolo posso esprimermi al meglio. Una delle mie caratteristiche è capire il gioco e mettermi a disposizione del compagno. Penso sia una delle mie qualità principali”.