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Europei femminili di calcio: le favorite, le possibilità dell'Italia, il giro d'affari

Tutto quello che c'è da sapere sugli Europei di calcio femminile che sono in corso di svolgimento in Inghilterra. La nostra guida completa

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Luigi Di Maso

Luigi Di Maso

Giornalista

Giornalista sportivo e professionista nel mondo della comunicazione digitale. Lavora insieme a club, leghe e brand nel mondo del calcio. È ormai da anni una delle anime del Social Football Summit di Roma. Per Virgilio Sport cura gli approfondimenti relativi all’intreccio tra i mondi del calcio, della comunicazione e del marketing

A qualcuno può sembrare ieri e invece si tratta del 2019, l’estate in cui abbiamo amato in massa la Nazionale di calcio femminile italiana e ne abbiamo ammirato l’impresa al Mondiale in Francia. Il 6 luglio invece, è iniziata una nuova avventura per la Nazionale in Inghilterra: gli Europei di calcio femminile.

Dal 2019 sino ad oggi, un momento di stallo dovuto al Covid, ma soprattutto una serie di traguardi e record macinati sia per il movimento in generale che più specificatamente per quello italiano. Inevitabile fare un salto indietro di un anno quando la Nazionale di Mancini, proprio in Inghilterra vinceva il titolo continentale.

Europei femminili di calcio: il giro d’affari previsto

È con questo clima di entusiasmo e in questo contesto che le azzurre, la Nazionale italiana di calcio femminile, si affaccia all’avventura di UEFA Women’s EURO 2022.

Gli Europei di calcio femminile che si disputa in Inghilterra non è un grande evento solo per la portata delle Nazionali impegnate e per l’unicità della manifestazione. La competizione ha infatti fatto registrare numeri e sviluppi economici degni di nota: dall’impatto sul territorio alle partnership strette in questi mesi.

Uno studio commissionato dalla Football Association (FA) e dalla UEFA, conferma che la competizione diventerà il più grande evento sportivo europeo femminile della storia.

Dal rapporto emerge che la competizione genererà un giro d’affari di 63 milioni di euro per le attività economiche delle otto città inglesi ospitanti: Brighton & Hove, Londra, Manchester, Milton Keynes, Rotherham, Sheffield, Southampton e Leigh. Le città ospitanti hanno previsto l’arrivo di oltre 96 mila visitatori provenienti al di fuori del Regno Unito, precisamente da 95 differenti nazioni con un coinvolgimento di tifosi da tutto il mondo grazie alla distribuzione internazionale dei diritti TV della manifestazione che potrebbe raggiungere oltre 250 milioni di persone distribuite in 195 nazioni differenti.

Il cambiamento di paradigma e approccio da parte della UEFA o si nota anche dall’istituzione di un “programma di benefici per club”.

La massima organizzazione di governo del calcio europeo dal 2008 ha stabilito dei pagamenti ai club che forniscono calciatori per i campionati Europei maschile in riconoscimento del loro ruolo di valorizzazione del torneo. A partire da quest’anno, la UEFA ha approvato i piani per introdurre un programma simile anche per gli Europei femminili.

Un programma di benefici per i club del calcio femminile che per questa edizione ammonta a 4,5 milioni di euro totali.

Il calcio femminile in Italia: numeri in crescita costante

In questi 3 anni si sono susseguiti gli arrivi di Inter e Milan in Serie A grazie alla promozione dalla B delle nerazzurre, e attraverso l’acquisizione del titolo sportivo del Brescia per le rossonere (il Brescia tra l’altro era una delle squadre più titolate e con più storia nel movimento). Negli ultimi 3 anni abbiamo avuto modo di assistere alla partita di calcio femminile con più spettatori allo stadio, i 39mila di Juventus-Fiorentina del marzo 2019 (quindi prima dei Mondiali), e poi a quella più vista in TV: la finale di Supercoppa tra Juventus e Milan di gennaio di quest’anno. Partita che con 350mila telespettatori su La7 ha scippato il record proprio al match citato qualche riga fa (Juventus-Fiorentina si fermò infatti a 340mila).

Record a parte, anche a livello strutturale il movimento del calcio femminile italiano ha dovuto avere a che fare con enormi stravolgimenti.

Uno su tutti il cambiamento di status per le calciatrici militanti in Serie A che dalla prossima stagione potranno godere dello status di professioniste. Un passaggio che a livello mediatico ha preso i contorni della rivoluzione, dello stravolgimento del sistema, ma analizzato nello specifico, il passaggio al professionismo per il calcio italiano femminile riserva grandi opportunità ma nasconde anche diverse criticità.

Europei femminili: date e orari delle partite dell’Italia

Gli Europei femminili sono iniziati il 6 luglio e come da regolamento e tradizione, è la nazionale ospitante ad aprire le danze, quindi l’Inghilterra nella suggestiva cornice dell’Old Trafford contro l’Austria alle ore 21.

Per seguire tutte le partite della manifestazione è necessario un abbonamento ai canali tematici sportivi di Sky Sport, mentre per guardare tutte le partite dell’Italia all’Europeo femminile in Inghilterra basterà sintonizzarsi sui canali RAI.

L’Italia allenata da Milena Bertolini gioca nel Girone D della manifestazione, queste le partite e gli orari:

  • Francia vs Italia (10 Luglio, ore 18:00, New York Stadium)
  • Italia vs Islanda (14 Luglio, ore 21:00, New York Stadium)
  • Italia vs Belgio (18 Luglio, ore 21:00, Academy Stadium)

Le favorite degli Europei femminili di calcio

La manifestazione per nazionali femminili europee è abbastanza giovane e risale al 1984, anno della prima edizione ufficiale (quelle precedenti erano ufficiose).

Nelle prime edizioni l’Italia annovera un trascorso più che dignitoso, fatto di 2 finali perse in meno di 15 anni. Quando poi il movimento tedesco in particolare, e quello nordico sono cresciuti, la nostra Nazionale è venuta meno in quanto a risultati, fino all’exploit nel Mondiale 2019 che ha riacceso gli animi e la speranza di poterci giocare risultati importanti anche oltre il girone iniziale.

Il palmares completo degli Europei femminili

  1. GERMANIA (8 titoli)
  2. NORVEGIA (2 titoli)
  3. SVEZIA (1 titolo)
  4. OLANDA (1 titolo, campione in carica).

Le quote dei bookmakers

Per l’edizione degli Europei femminili in Inghilterra invece i bookmakers presentano diverse quote. Queste quote per le maggiori favorite alla vittoria finale di UEFA Women’s EURO 2022:

  • Spagna 4.50
  • Inghilterra 5.50
  • Francia 6
  • Olanda 6
  • Germania 8
  • Svezia 8.50
  • Norvegia 12-15

All’interno del suo girone l’Italia deve vedersela con la Francia, una delle favorite per la vittoria finale, infatti la quota presentata per la vittoria dell’Italia nel match del debutto è fissata intorno a quota 6, contro l’1.50 delle transalpine.

Le quote per la vittoria finale dell’Italia invece si attestano tra 20-25 secondo i maggiori bookmakers internazionali. Queste le Azzurre che Milena Bertolini ha portato agli Europei

Europei femminili di calcio: le favorite, le possibilità dell'Italia, il giro d'affari Fonte: Shutterstock

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