La prima volta di Ruggeri e Casadei. I volti nuovi dell’Italia di Spalletti che s’appresta ad affrontare la Germania ai quarti di Nations League parlano in occasione del giorno di apertura del raduno azzurro ad Appiano Gentile. L’esterno dell’Atalanta torna sul ko nello scontro diretto con l’Inter, mentre il centrocampista del Torino, da molti accostato a Tardelli, confessa che non conosceva la celebra esultanza del campione del mondo 1982.
- Italia, Ruggeri tra Gasperini e Spalletti
- La prima di Ruggeri e Casadei: un sogno realizzato
- Il paragone con Tardelli e l'urlo che non conosceva
Italia, Ruggeri tra Gasperini e Spalletti
La prima convocazione è stata (solo parzialmente) rovinata dal blitz dell’Inter al Gewiss, che ha spedito l’Atalanta a -6 della vetta. Non lo nasconde, Ruggeri: “Un po’ di rammarico c’è, è normale”. Ma la Dea ha comunque dato battaglia alla capolista. “Sapevamo di affrontare la squadra più forte del campionato e per gran parte del match abbiamo giocato alla pari. L’Inter, però, è stata più determinante negli episodi e ha vinto”.
Da Gasperini, espulso nel finale di partita e reduce dalla sfuriata in diretta tv per i due gialli comminati in una manciata di secondi a Ederson, a Spalletti, due allenatori così diversi ma legati da caratteristiche comuni. “Gasperini mi ha cresciuto molto come giocatore e come uomo. Ti spinge a non accontentarti mai. Credo che Spalletti sia simile, anche come pensiero di gioco mi sembrano simili. Ed è una cosa positiva”.
La prima di Ruggeri e Casadei: un sogno realizzato
L’infortunio di Dimarco ha spalancato le porte della Nazionale a Ruggeri, mentre Casadei risponde perfettamente all’identikit di quel centrocampista muscolare tracciato dal ct utile a contrastare “i marcantoni tedeschi”. L’esterno sinistro classe 2002 ringrazia Spalletti “per aver realizzato il mio sogno, è un privilegio. Cercherò di mettermi in mostra”.
Al settimo cielo anche il centrocampista del Torino, rientrato in Italia dopo l’esperienza in Inghilterra. Nel capoluogo piemontese ha trovato subito spazio conquistando il tecnico di Certaldo che ne aveva di recente apprezzato doti e caratteristiche. “È stato un piacere ricevere i suoi complimenti, per me la convocazione è motivo d’orgoglio. Sta arrivando tutto molto in fretta” confessa l’ex stella della Primavera dell’Inter e della Nazionale Under 20.
Il paragone con Tardelli e l’urlo che non conosceva
Questa volta ha studiato, Casadei. Lui, che il celebre ‘urlo Mundial’ di Marco Tardelli non l’ha vissuto perché nato 21 anni dopo il trionfo in Spagna del 1982, ha fatto i compiti. Paragonato all’ex centrocampista della Juventus, ha chiarito in conferenza: “Non ho detto che non conoscevo Tardelli, ma che non avevo presente l’urlo. Ma mi sono informato: ho visto il video”.
In merito alle sue caratteristiche, dice: “Sono un calciatore a cui piace inserirsi e che cerca di dare quantità provando anche a far gol”. Chissà che nella doppia sfida con la Germania non possa davvero rivelarsi l’arma segreta di Spalletti.