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Italia-Macedonia, dirige Zwayer: chi è l’arbitro che lasciò il campo per protesta

La gara di qualificazione per gli Europei del 2024 dell’Olimpico sarà arbitrata da un tedesco: aneddoti e curiosità del fischietto berlinese

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Per i tifosi italiani non è un nome nuovo quello di Felix Zwayer, l’arbitro designato dall’Uefa per Italia-Macedonia di questa sera all’Olimpico, valida per le qualificazioni a Euro2024. Gli juventini lo ricordano ancora per un rigore “surreale” fischiato contro i bianconeri e a favore del Lione (all’epoca arbitrato da Rudi Garcia) negli ottavi di Champions con tanto di eliminazione finale che costò la panchina a Sarri. I napoletani non hanno bei ricordi per Napoli-Ajax dello scorso anno, nonostante il successo per 4-2 al Maradona, ma il fischietto tedesco ha un curriculum importante con qualche macchia in carriera.

Italia-Macedonia, la quaterna arbitrale

Zwayer stasera sarà coadiuvato dai connazionali Stefan Lupp e Marco Achmüller come assistenti e il quarto ufficiale sarà Patrick Ittrich per Italia-Macedonia.

La macchia nera nella carriera di Zwayer

Il 42enne agente immobiliare, nato a Berlino il 19 maggio 1891, nel 2005 è stato anche squalificato per 6 mesi in qualità di assistente dell’arbitro Hoyzer dopo aver ammesso di essere stato coinvolto nella combine in una gara di un campionato minore di Germania.

Nel 2009 Zwayer ha iniziato ad arbitrare in Bundesliga e dal 2012 è stato nominato internazionale. Ha diretto la finale di Nations League in estate.

Arbitro abbastanza autoritario al punto da non aver necessità di ricorrere troppo ai cartellini per gestire una gara. Non è molto predisposto al dialogo con i calciatori e tende ad evitare l’aiuto del VAR anche se non è immune da errori grossolani.

Zwayer uscì dal campo per protesta contro un allenatore

L’episodio più clamoroso della sua carriera risale al febbraio 2016, durante Bayer Leverkusen-Borussia Dortmund. Zwayer espelle l’allenatore del Leverkusen Roger Schmidt per proteste. Parapiglia, insulti, due minuti di stallo, Schmidt si placa ma non se ne va e l’arbitro non ricomincia. Non rispettano la sua decisione e lui non ci sta: «O esce lui o esco io». L’arbitro allora lascia il campo e lo seguono tutti. Per 9’ non si gioca. Zwayer spiega ai capitani che la partita sarebbe ricominciata solo se Schmidt si fosse accomodato in tribuna. Il tecnico del Leverkusen stavolta ubbidisce e la gara ricomincia.

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