Tre punti d’oro per l’Italia di Spalletti, che centra la prima vittoria alla guida della Nazionale nell’occasione più opportuna. Due a uno all’Ucraina e situazione nel girone di qualificazione a Euro 2024 che si fa meno complicata, anche se ci sono ancora scogli alti da superare per gli Azzurri. Quella contro l’arcigna formazione di Rebrov era un esame importante e l’Italia, soprattutto quella del primo tempo, l’ha superato a pieni voti.
- Italia-Ucraina, la chiave della partita
- Cosa ha funzionato nell'Italia
- Cosa non ha funzionato tra gli azzurri
- Le pagelle dell'Italia
- Top e flop dell'Ucraina
- Il tabellino di Italia-Ucraina
Rivivi le emozioni di Italia-Ucraina
Italia-Ucraina, la chiave della partita
Cinque cambi per Spalletti rispetto alla sfida contro la Macedonia del Nord. Il nuovo Ct azzurro lancia dall’inizio Scalvini, Fratteli, Locatelli, Zaniolo e Raspadori. Gli azzurri pressano sin dai primi minuti, spingono e trovano il meritato vantaggio al 12′ con Frattesi, su invito di Zaccagni. Poi insistono, pigiano il piede sull’acceleratore, a differenza di quanto fatto a Skopje. E trovano il raddoppio ancora con Frattesi. Raspadori, schierato centravanti, libera spazi per gli inserimenti dei compagni, ma non trova il gol del 3-0. E così è Yarmolenko a riaprire i giochi, approfittando della prima e unica pausa degli azzurri nel primo tempo.
La ripresa inizia tra mille paure, ma è l’Italia a controllare gioco e pallone, con gli ucraini che preferiscono affidarsi al contropiede. Spalletti lancia forze fresche – Biraghi e Gnonto – e gli azzurri vanno più volte vicini al terzo gol, che però non arriva. La partita rimane aperta, bisogna soffrire e stringere i denti, con Retegui e Orsolini a dare il cambio a Raspadori e Zaniolo. Rebrov, Ct dell’Ucraina, gioca le carte Mudryk e Yaremchuk, togliendo a sorpresa Dovbryk e Yarmolenko. I gialloblu escono dal guscio soltanto negli ultimi minuti, vissuti in apprensione da San Siro. Ma il risultato non cambia e gli azzurri possono guardare con fiducia al futuro.
Cosa ha funzionato nell’Italia
L’approccio. L’Italia è scesa in campo con grinta, convinzione, ha dettato i ritmi e gestito il gioco. Il vantaggio di Frattesi è stata la legittima conseguenza, poi è arrivato anche il raddoppio del mediano dell’Inter, dopo che gli azzurri non hanno modificato il proprio schieramento, continuando a fare la partita. Buona anche la risposta dopo il gol preso da Yarmolenko, con un secondo tempo giocato sempre in modo propositivo.
Cosa non ha funzionato tra gli azzurri
Maledette pause. Quella di Skopje, nella parte conclusiva della gara, era costata il pareggio contro la Macedonia del Nord. Quella nel finale del primo tempo ha consentito agli ucraini di rientrare in partita a San Siro. Una manciata di minuti in cui gli azzurri hanno tirato il fiato e sono stati puniti. A certi livelli bisogna mantenere alta l’attenzione anche quando la situazione sembra in controllo e la Nazionale di Spalletti non sembra avere ancora la maturità per gestire le partite a piacimento.
Le pagelle dell’Italia
- Donnarumma 6,5 – Nonostante i fischi dei milanisti presente a San Siro, si fa trovare pronto in diverse circostanze.
- Di Lorenzo 5,5 – Si perde Dovbyk nell’azione del gol degli ucraini e in generale non brilla.
- Scalvini 7 – Centimetri, personalità e senso della posizione: non sfigura affatto.
- Bastoni 6 – Sollecitato anche in fase di impostazione, alterna cose buone ad altre meno.
- Dimarco 5,5 – Che errore in occasione della rete ucraina. Soffre anche gli inserimenti di Konoplya
- Frattesi 8 – Una doppietta nel “suo” nuovo stadio, cosa chiedere di più?
- Locatelli 6 – Gioca con lucidità a centrocampo, assicurando anche copertura.
- Barella 6 – Un po’ meno travolgente del solito, ma comunque in grado di far sentire il suo peso.
- Zaniolo 6 – Spalletti lo lancia dall’inizio, ripaga la fiducia con qualche buona sgroppata sulla destra in avvio.
- Raspadori 6,5 – Buona prova al servizio dei compagni. Gioca di sponda e fa salire la squadra, manca di lucidità al momento del tiro.
- Zaccagni 7 – Suo l’assist per il vantaggio di Frattesi, sembra un altro giocatore rispetto a quello che aveva deluso a Skopje.
- Gnonto 6 – Qualche pasticcio di troppo e un clamoroso gol mangiato, ma si batte come un leone.
- Biraghi 6 – Prende il posto di Dimarco e garantisce maggior presenza sulla fascia sinistra.
- Retegui 6 – Generoso, fa a sportellate e tiene lontani i difensori dall’area azzurra.
- Orsolini 5,5 – Un po’ troppo irruento, regala a Mudryk una punizione dallo stesso punto da cui aveva fatto gol Bardhi.
- Cristante Sv– Pochi minuti a far mucchio nel concitato finale.
- All. Spalletti 7 – Un grande primo tempo, qualche sofferenza – ma neanche troppe – nel finale: finalmente sprazzi della “sua” Italia modello Napoli 2022-23.
Top e flop dell’Ucraina
Il top
- Yarmolenko – Giocatore di classe ed esperienza, si fa trovare al posto giusto al momento giusto e riapre il match. A sorpresa Rebrov lo sostituisce nella ripresa.
Il flop
- Sudakov – Fin troppo facile indicare lui. Clamoroso il ruzzolone che regala palla a Zaccagni per il comodo appoggio a Frattesi e per il vantaggio italiano.
Il tabellino di Italia-Ucraina
Italia-Ucraina 2-1
Italia (4-3-3): Donnarumma; Di Lorenzo, Scalvini, Bastoni, Dimarco (14′ st Biraghi); Frattesi, Locatelli, Barella (39′ st Cristante); Zaniolo (27′ st Orsolini), Raspadori (27′ st Retegui), Zaccagni (14′ st Gnonto). All. Spalletti
Ucraina (4-5-1): Bushchan; Sudakov, Zabarnyi, Kryvtsov, Mykolenko; Zinchenko (30′ st Buyalskyi), Stepanenko (39′ st Sydorchuk), Tsyganov (30′ st Vanat), Konoplya, Yarmolenko (14′ st Mudryk); Dovbyk (14′ st Yaremchuk). All. Rebrov
Arbitro: Hernandez (Spagna)
Reti: 19′ e 29′ pt Frattesi, 42′ pt Yarmolenko
Note: ammoniti Mykolenko, Konoplya, Stepanenko, Zabarnyi. Recupero 2′ pt, 3′ st. Spettatori 47mila circa.