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Italia, Donnarumma non sei solo, quanti big di tutto il mondo fischiati in Nazionale

Rappresentare il proprio paese non è sempre semplice. Il portiere del Psg non è l'unico a non aver avuto sempre un feeling positivo con i suoi tifosi

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Alessio Raicaldo

Alessio Raicaldo

Sport Specialist

Un figlio che si chiama Diego e la tesi di laurea sugli stadi di proprietà in Italia. Il calcio quale filo conduttore irrinunciabile tra passione e professione. Per Virgilio Sport indaga, approfondisce e scandaglia l'universo mondo dello sport per antonomasia

Gianluigi Donnarumma è vittima del suo talento. Questa è stata la tesi di Luciano Spalletti nello spiegare i fischi che spesso e volentieri ricevere il portiere del Paris Saint-Germain quando è impegnato con la maglia della Nazionale italiana. Certo, gli errori talvolta commessi non aiutano a migliorare il feeling con la tifoseria, così come l’addio al Milan fu valutato negativamente non solo dai supporter rossoneri.

Ad ogni modo il numero uno azzurro ha la fiducia del mister e dei compagni. E tra l’altro non è neppure l’unico giocatore che deve combattere anche contro chi dovrebbe essere schierato dalla sua parte.

I casi inglesi: Ashley Cole, Rooney e Gomez

Difendere il proprio paese, quanto meno dal punto di vista sportivo, non sempre ottiene i riconoscimenti sperati. Lo sa bene Ashley Cole che durante Inghilterra-Kazakistan del 2008 fu bersagliato dai suoi stessi tifosi per un retropassaggio scellerato che costò un gol alla sua squadra. Fabio Capello, all’epoca al timone dei Tre Leoni, se la prese col pubblico chiedendo sostegno per i giocatori ritenendo l’errore una componente del gioco.

Restando nel mondo d’oltremanica anche Rooney ha avuto qualche problema di questo tipo, specialmente dopo un match piuttosto opaco contro Malta nel 2016. L’attaccante si dichiarò scioccato e deluso per i fischi. Anche Joe Gomez non ha avuto vita facile, in particolar modo dopo uno scontro in allenamento con Sterling con i tifosi inglesi che si schierarono in favore dell’attaccante durante Inghilterra-Montenegro del 2019.

Giroud al posto di Benzema e il caso politico di Piqué

Oggi per i milanisti è quasi un intoccabile ma per Giroud in Nazionale non è stato tutto rosa e fiori. I francesi non gli perdonarono nel 2016 il fatto di aver preso il posto di Karim Benzema, lasciato invece a casa.

A volte, però, i fischi hanno anche una componente politica al loro interno: lo sa bene Piquè letteralmente inondato ad ogni tocco palla dai tifosi della Spagna per le sue dichiarazioni a favore dell’indipendenza della Catalogna. In precedenza, il difensore del Barcellona aveva già ricevuto un trattamento simile per gli sfottò ai “nemici” del Real Madrid.

Fece infuriare juventini e milanisti: Bonucci tra i più bersagliati

Leonardo Bonucci in carriera ha avuto modo di scontentare parecchia gente. Ricorderete il suo turbolento passaggio al Milan nell’estate del 2018: bene, da rossonero, si trovò a tornare allo Juventus Stadium in occasione di Italia-Olanda con i supporter della Vecchia Signora che non gli perdonarono il tradimento.

L’anno successivo accadde il contrario: il centrale viterbese, nel frattempo tornato a Torino, andò a San Siro ed in quel caso furono i milanisti a bersagliarlo. Altro ex juventino discusso è stato Morata, naturalmente con la Spagna, ritenuto troppo poco prolifico per essere un centravanti. In Spagna-Svezia del 2021 Luis Enrique però lo difese.

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