Ospite della prima puntata della quinta stagione di Belve che andrà in scena la sera del 29 aprile, Marcell Jacobs ha parlato della spy story che lo ha visto protagonista insieme a Giacomo Tortu, fratello del compagno di staffetta di Marcell, Filippo. Un caso che ha ovviamente sconvolto il campione olimpico, il quale ha ammesso che se dovesse emergere un coinvolgimento di Filippo a pagarne le conseguenze potrebbe essere tutta la squadra.
- Jacobs: “Sconvolto dalla spy story”
- Jacobs: “Se si scoprisse che Filippo sapeva…”
- Jacobs e il rapporto col padre
Jacobs: “Sconvolto dalla spy story”
La rivalità si sa, è uno degli aspetti fondamentali all’interno dello sport, anche – se non soprattutto – tra connazionali, che giorno dopo giorno hanno l’occasione di confrontarsi tra di loro, e in tutto ciò non ci sarebbe nulla di negativo, anzi. A meno che la rivalità non comporti un po’ d’invidia, come sembrerebbe essere accaduto tra Marcell Jacobs e Filippo Tortu, o meglio, Giacomo, il fratello del velocista classe ’98.
Stando a quanto emerso dall’inchiesta della Procura di Milano, Giacomo Tortu avrebbe cercato in maniera illecita di ottenere informazioni protette e private di Jacobs, il tutto per trovare prove di utilizzo di sostanze dopanti che spiegassero la sua incredibile crescita avuta poco prima degli Giochi Olimpici di Tokyo.
Una macchia per l’atletica italiana che ovviamente non è stata ben accolta da Marcell, il quale a Belve ha raccontato come si sia trattato di “una notizia che mi ha sconvolto, non me lo sarei mai aspettato. Per il fratello la rivalità tra me e Filippo non si fermava in pista. Nel momento in cui io ho vinto le Olimpiadi ho, tra virgolette, oscurato un po’ quello che era il percorso che Filippo aveva fatto dal 2018. Pensavano che magari io utilizzassi doping… Il fatto che abbiano violato la mia privacy è stata la cosa che mi ha veramente dato più fastidio”.
Jacobs: “Se si scoprisse che Filippo sapeva…”
Riguardo la questione Jacobs ha sempre detto di credere alla totale estraneità di Filippo Tortu, ammettendo però che se dovesse emergere che era a conoscenza delle azioni del fratello ci sarebbero inevitabili conseguenze per tutta la squadra della staffetta azzurra: “Filippo sapeva quello che faceva il fratello? Per come lo conosco non potrei mai pensare che fosse a conoscenza di questa cosa. Ma se dovesse venire fuori un suo coinvolgimento sarebbe una bella batosta, personale e per tutta la squadra”.
Jacobs ha poi anche svelato che contrariamente a Filippo, dopo un caso del genere lui avrebbe licenziato il fratello: “Non penso lo licenzierà. È il fratello…Io comunque lo avrei fatto”.
Jacobs e il rapporto col padre
Nel corso dell’intervista a Belve Jacobs ha parlato anche del complicato rapporto con il padre, con cui ha riallacciato i rapporti proprio prima del trionfo a Tokyo nel 2021: “Da piccolo mentivo a me stesso e anche agli altri, facendo credere che mio padre fosse un super eroe che amavo e ammiravo. Però dentro di me soffrivo. Alle elementari vedevo i disegni dei miei compagni che avevano una famiglia e io invece disegnavo solo mia madre. A 12 anni la prima volta che ho visto mio padre non ho provato niente. Era uno sconosciuto. Poi prima delle Olimpiadi ho iniziato ad abbattere quel muro che avevo creato per ritrovare il rapporto con mio padre. È da lì che nasce il Marcell Jacobs che ha iniziato a vincere”.