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Juve al contrattacco, la sentenza del Tar cambia tutto: lo scenario

La sentenza del Tar del Lazio sulla "carta segreta" negata dal procuratore federale Chinè alla difesa della Juventus segna un punto a favore del club che ora gioca in contropiede per annullare il -15

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Luca Fusco

Luca Fusco

Giornalista

Giornalista multimediale. Quando si accendono i motori, lui sgasa, impenna, derapa. E spesso e volentieri finisce sul podio

Il Tar rimanda tutti al Var. Rime a parte la sentenza del Tribuna Amministrativo Regionale del Lazio che è entrato nel merito del processo sportivo sulla questione plusvalenze, e che ha portato alla penalizzazione della Juventus di 15 punti, ha sicuramente segnato un punto a favore della società bianconera. E che potrebbe dare alla Juve la possibilità di annullare la sentenza che grava come un macigno sulla classifica della squadra di Allegri.

Juve, vinta una battaglia: giustizia sportiva bacchettata

La sentenza del Tar, in pratica, costringe Covisoc e Procura federale a consegnare ai legali bianconeri la famosa, e fin qui negata, “carta segreta” rimasta inaccessibile finora per volontà dello stesso procuratore federale Giuseppe Chinè. Che aveva negato tale richiesta, affermando che “non fa parte della documentazione acquisita nell’ambito del procedimento disciplinare”.

Secondo Guido Vaciago di Tuttosport: “si tratta di una bacchettata secca e severa sulle dita della giustizia sportiva. Il Tribunale Amministrativo richiama infatti i tribunali sportivi a un esercizio della giustizia più coerente con la Costituzione e i principi del giusto processo”.

La Juve punta all’annullamento del -15: ecco come

Dopo il pronunciamento del Tar del Lazio la Juventus, con il ricorso, punta dritto all’annullamento della penalizzazione dei 15 punti presso il Collegio di garanzia del Coni che verosimilmente potrebbe di fatto annullare la sentenza per vizio procedurale, vale a dire il mancato rispetto dei tempi da parte di Chiné.

Secondo la Juve, visto che questa “carta segreta” tra Covisoc e Procura Federale risale all’aprile 2021 a quella data andrebbe fatto risalire l’instaurazione del procedimento e quindi, tutti gli atti di indagine successivi al 14 luglio 2021 andrebbero ben oltre i tempi previsti dall’iter processuale (30 giorni per iscrizione della notizia in apposito registro e 60 giorni per la durata delle indagini) e per questo inutilizzabili.

Secondo i legali del club bianconero il procedimento riguardante le plusvalenze sarebbe partito il 21 aprile 2021 e, a norma dei tempi che sono previsti dall’iter processuale, gli atti successivi al 14 luglio 2021 non possono essere utilizzati, vanificando tutta l’azione disciplinare.

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