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Juventus, l'unione fa la forza: il patto dopo Roma con la coppa nel mirino

La Juventus è chiamata per l'ennesima volta questa stagione a una prova di forza dopo il ko di Roma che ha deluso chi davvero credeva alla rimonta Champions, a cominciare dai giocatori

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Luca Fusco

Luca Fusco

Giornalista

Giornalista multimediale. Quando si accendono i motori, lui sgasa, impenna, derapa. E spesso e volentieri finisce sul podio

Rialzarsi subito e cancellare il ko dell’Olimpico. Questo il diktat in casa Juventus uscita, per ammissione stessa del suo allenatore Massimiliano Allegri, con le ossa rotte, più mentalmente che fisicamente, dalla sconfitta contro la Roma e chiamata a dare una risposta immediata nella chiamata di Europa League con l’andata degli ottavi di finale, in casa, giovedì sera, contro il Friburgo. Allegri dovrà lavorare sul campo e non solo in quella che resta una stagione travagliata con tanti alti e bassi e punti interrogativi, a cominciare dalla classifica gravata da quel -15 che comincia a pesare come un macigno.

Juve, dalle lacrime di Roma alla voglia di rivincita

“Nello spogliatoio piangevano, qui adesso anche un pareggio è un dramma”. Sono parole di Max Allegri subito dopo la sconfitta della Juve con la Roma che ha frenato la rimonta dei bianconeri. Qualcuno dopo il filotto di 4 successi di fila e tanti punti recuperati alle prime della classe, Napoli escluso, aveva addirittura ipotizzato una clamorosa rimonta alla zona Champions anche senza riavere i famigerati 15 punti di penalizzazioni. Un’idea pazza che deve essere passata per la mente anche dei giocatori stessi visto lo scoramento rimarcato dal tecnico bianconero.

“Non bisogna cadere in frustrazione” ha rimarcato più volte Allegri in tv e in conferenza stampa. La squadra alla ripresa della preparazione in vista del ritorno in campo, già giovedì col Friburgo in Europa League, deve ricompattarsi prontamente, le coppe, sia in Europa che in Italia, possono, anzi devono essere un pungolo importante per questa squadra, obbligata sì a fare risultato, già in casa allo Stadium, nell’andata degli ottavi, ma senza nessun peso mentale della rimonta a tutti i costi come in campionato dove non si sa se i 15 punti verranno ridati e se in futuro potrebbero esserci ulteriori penalizzazioni per la questioni stipendi.

Juve, il faccia a faccia e il patto del gruppo: l’unione fa la forza

Proverà a uscirne come spesso ha fatto in questa stagione la Juve. Non è la prima volta, si spera sempre che sia l’ultima. A inizio stagione c’era stato il tracollo in Champions da cui la squadra ne era uscita con un filotto di 8 vittorie di fila in campionato. Poi la doppia mazzata, il 5-1 a Napoli e pochi giorni dopo il -15 dalla Giustizia Sportiva. E come se non bastasse le ripercussioni psicologiche nel primo tempo non giocato col Monza che ha fruttato un brutto ko. Anche in quell’occasione la Juve si è ricompattata intorno al suo allenatore e ha messo a segno un altro buon filotto di 4 vittorie in campionato condite dal 3-0 di Nantes firmato Di Maria per il passaggio del turno in coppa. Dobbiamo aspettarci questo già da giovedì contro il Friburgo? I tifosi lo sperano.

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