“Una cosa del genere non è mai successa a livello mondiale”. Massimiliano Allegri non le manda a dire dopo la sconfitta della sua Juventus contro la Roma. E come sempre le sue parole hanno fatto e stanno facendo rumore. Il tecnico bianconero forse per la prima volta dopo la penalizzazione di 15 punti inflitta alla sua squadra è uscito allo scoperto con parole forti che hanno generato la più classica delle bufere sul web.
Juventus a -15, Allegri vuota il sacco
Dopo la partita contro la Roma persa 1-0 dalla sua Juventus, ko che ha messo fine a una striscia di 4 vittorie di fila in campionato, frenando la rincorsa alla zona Champions, Max Allegri è andato sia in conferenza stampa, che in collegamento con tutte le tv difendendo a spada tratta, come sempre, la squadra e il suo lavoro ma stavolta il riferimento al -15 inflitto dalla giustizia sportiva per la faccenda delle plusvalenze è diretto e senza remore:
“Non bisogna cadere in frustrazione. Abbiamo fatto 50 punti, la squadra merita i complimenti. Tutti parlano di tecnica e tattica dall’esterno, ma nessuno ha mai subito quello che ha subito la Juve quest’anno. Non capite cosa stanno subendo i ragazzi visto che non è mai capitato a nessuna squadra una situazione del genere”.
Juve ko, Allegri svela un retroscena: “Qualcuno piangeva”
In una delle tante interviste concesse in mix zone dopo la partita di Roma, Max Allegri è entrato ancor più nel particolare svelando un retroscena dello spogliatoi dopo il ko all’Olimpico:
“Nello spogliatoio piangevano, quello che è successo alla #Juventus non è mai successo nella storia del calcio mondiale e dall’esterno si parla solo di numeri, noi siamo secondi e non dobbiamo deprimerci, l’obiettivo è rimanere nelle prime 4…”
Juventus, lo sfogo di Allegri scatena la bufera
Come sempre le parole di Allegri, nel bene o nel male, suscitano un richiamo mediatico non indifferente. E così che sul web, “allegriani” a “anti-allegriani” si sfidano sull’opportunità di queste esternazioni del tecnico bianconero sulla penalizzazione. “Allegri ha ragione. Ci mette la faccia e gestisce qualcosa più grande di lui” scrive qualcuno, rincarato da un altro “l’aspetto umano non si può scindere in questo momento, nel quale qualcuno dimentica che a questa squadra è arrivato addosso un treno” e ancora “Ancora una volta è Massimiliano Allegri a dire chiaro e tondo quello che i dirigenti della Juve (dal massimo esponente in giù) non sono MAI riusciti a dire finora”. Dall’altra parte in molti imputano all’allenatore toscano di nascondere dietro la penalizzazione, comunque pesante, la sua scarsa verve di gioco in una stagione ancora una volta deludente sul campo.
Non solo Juve: le grandi penalizzazioni, il post calciopoli
E come altrettanto spesso capita le parole di Allegri portano a un controllo storico e statistico per confutarne la tesi. Come successe per la storia del corto muso anche in questo caso basta fare qualche ricerca per scoprire che la storia del calcio, del campionato di serie A è ovviamente piena di penalizzazioni, forse non così pesanti e non a campionato in corso come successo alla Juventus questa stagione.
Il post calciopoli, dalla Juve in B a -30 alle imprese di Fiorentina e Reggina. In principio fu il totonero negli anni ’80, poi la sentenza di calciopoli che fa da spartiacque statistico. La stessa Juve, oltre la revoca di due scudetti e la retrocessione in B, fu penalizzata di 30 punti nel campionato cadetto, poi ridotti in due trance prima a -17 e poi a -9. I bianconeri con Deshamps in panchina e i campioni del mondo Buffon, Del Piero e Camoranesi oltre a Nedved e Trezeguet dominarono in lungo e in largo tornando in serie A da primi in classifica.
Sempre quell’anno post calciopoli 2006/07 Lazio e Milan, partite con -3 e -8 punti riuscirono a qualificarsi alla successiva Champions League, mentre compirono una vera e propria impresa la Fiorentina di Prandelli capace di risalire dal -19, ridotto a -15, fino a conquistare la zona Uefa, e la Reggina di Mazzarri che nonostante il -15 ridotto a -11 conquistarono una insperata salvezza.