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Roma-Juventus 1-0 pagelle: tiri Mancini, l'Olimpico sogna. Follia Kean, sprofondo Vlahovic. Il genio è Mourinho

Un eurogol del difensore giallorosso risolve il big match in favore dei padroni di casa. Lo Special One imbriglia Allegri. Male l'attacco bianconero: Kean perde la testa dopo 40 secondi dall'ingresso in campo

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Roma-Juventus 1-0: la decide Gianluca Mancini con un eurogol all’8′ del secondo tempo. Missile dalla distanza, Szczesny sta a guardare, incolpevole e battuto. Aspetti la vendetta sportiva di Paulo Dybala. Aspetti il guizzo del bomber di razza Dusan Vlahovic. Volendo, aspetti il guizzo dalle retrovie: lampo di Pellegrini, pennellata di Di Maria, intuizione di Rabiot o la prima volta di Wijnaldum. Invece no: il calcio conosce trame che neppure gli appassionati arrivano a prevedere. Per scrivere la trama di una gara che è decollata nella ripresa, occorre scavare nel barile, andare in profondità, scavare nella rosa e andare a pescare il fenomeno che non ti aspetti.

Un paio di lampi di Dybala, il palo di Rabiot a una manciata di minuti dall’intervallo. A dirla tutta: primo tempo così e così. Gara tattica, giocata in mediana, qualche sussulto. Partono forte i bianconeri che pressano a tutto campo e danno la sensazione di volerla sbloccare subito, Roma più attendista ma col passare dei minuti i giallorossi crescono: presi per mano dal 10 argentino, sono i padroni di casa a costruire le azioni più pericolose mentre gli uomini di Allegri manovrano bene fino alla tre quarti senza riuscire a sfondare e finalizzare. Juve fluida, riesce a impostare e fare gioco; Roma attendista ma la spinta di Spinazzola e le giocate del grande ex sono un fattore che può fare la differenza.

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Roma-Juventus, la corsa di Gianluca Mancini verso i tifosi dopo il gol del vantaggio

Ripresa scoppiettante: quando la Juventus pare avere la gara in pugno, è la Roma a scompaginare. Mancini si prende tutta al scena e fa quello che gli serve per trasformare una serata di grande calcio in una serata indimenticabile. Non cancellerà più quel tiro, quella gioia nel vedere la palla entrare, quell’esultanza che conserva le stesse straordinarie sensazioni di quelle messe in mostra da chi non è abituato a segnare.

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Roma-Juventus: l’abbraccio tra Mourinho e Allegri a inizio partita

L’abbraccio tra Mourinho e Allegri

Stadio Olimpico gremito con 64.213 spettatori; tra uno sventolio incessante di bandiere giallorosse, con Marco Conidi a prendere posto sotto la curva Sud per intonare Mai Sola Mai, uno dei momenti più gradevoli è l’abbraccio corredato da sorriso tra Massimiliano Allegri e Josè Mourinho.

A precedere il match, le parole significative di Francesco Calvo, Chief Football Officer Juventus, che ha parlato anche della querelle tra bianconeri e Dybala che avrebbe chiesto un risarcimento ai bianconeri quantificato in tre milioni di euro.

Calvo parla di Dybala: trascorsi e risarcimento

Calvo ha rilasciato poche ma significative parole, soprattutto in riferimento a Paulo Dybala, essendo le domande incentrate sull’argentino: “È una partita importante, non decisiva ma noi stiamo guardando due classifiche in una: la prima dice che abbiamo tutti i punti guadagnati sul campo, la seconda che siamo a 9 punti dalla qualificazione in Champions League. Dybala è stato certamente importante per la Juventus, sette stagioni intense ma oggi gioca nella Roma e noi dobbiamo guardare al futuro. Sul risarcimento che avrebbe avanzato alla Juventus dico che i verbali sono in mano ai nostri avvocati, nessuno di questi atti è stato vagliato da un giudice. Resto tuttavia stupito nel vedere come vengano pubblicati dai media atti di un processo che deve ancora iniziare”.

Le motivazioni di Mourinho e Dybala

Due variabili a rendere ancora più incerta una sfida valevole – per modalità differenti – un posto (forse due?) in Champions League. Quella della Roma è una corsa apertissima al secondo posto, quella della Juve una cavalcata che – qualora consentisse ai bianconeri di agguantare il quarto posto – avrebbe il sapore del miracolo. Tattica, tecnica, tenuta psicologica per 90’ più recupero di fuoco. Ma anche, si diceva, due variabili. Una più imprevedibile dell’altra.

La prima, Jose Mourinho.

Chi lo ha visto da vicino ha raccontato, nelle ore immediatamente precedenti alla sfida, di un Josè Mourinho carico a pallettoni: troppa la voglia dello Special One di essere alla guida dei suoi in una delle sfide di campionato più sentite ma ancora più grande la certezza di non essere incappato in un torto.

Perché la squalifica inflitta al portoghese per l’espulsione rimediata a inizio secondo tempo della sfida di Cremona persa dai giallorossi è una sanzione che l’ex Chelsea non avrebbe mai digerito: figlia, a suo dire, di una ingiustizia in quanto “reazione a una provocazione”. Il fatto sotto esame della Corte Federale è il diverbio molto acceso con Marco Serra, nella circostanza quarto uomo della sfida: Mou ha fin da subito parlato di vie giudiziarie in merito a quanto accaduto, nonostante ciò gli è stata comminata una squalifica di due turno che solo la Corte ha sospeso per ulteriori accertamenti.

Stando a indiscrezioni giornalistiche, la posizione di Serra sembra piuttosto delicata e pare che lo stesso non abbia convinto, con la sua versione, la Corte d’Appello. Potrebbe essere riascoltato ma, ancora prima che ciò accada, potrebbe essere clamoroso uno scoop delle Iene che, prossima settimana, manderanno in onda un servizio sulla vicenda: dicono dai contenuti esplosivi.

Chi ne ha respirato la grinta nel pre-partita avrebbe scommesso che tutta la carica di Mourinho, trasferita ai suoi calciatori, sarebbe stata l’ulteriore arma in più per arrivare alla sfida contro la Juventus con ulteriori e più accresciute motivazioni.

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Roma-Juventus, Paulo Dybala in azione

La seconda, Paulo Dybala.

Il grande ex adorato fino alla scorsa stagione dal tifo bianconero, poi issato a idolo da quello giallorosso. Dal salto tra una sponda e l’altra, Dybala ha fatto in tempo a, nell’ordine: lasciarsi alle spalle una storia che non è mai stata solo calcistica, mettere da parte l’acredine per il mancato rinnovo di contratto, conquistare il tifo romanista, prendere per mano la squadra, calarsi al meglio nel ruolo di stella del club, essere decisivo in campo. A intrecciare in maniera ancora più incisivo – ma anche a macchiare un connubio intenso e, fino a qualche mese fa, anche armonioso – i recenti avvenimenti extracalcistici che stanno portando lo stesso Dybala e la Juventus uno contro l’altra.

Sono proprio i due – Mourinho e Dybala – artefici di una mossa studiata a tavolino e che, in fase di ufficialità delle formazioni, ha destato non poco stupore.

Le formazioni di Roma-Juventus

Salta la sfida incrociata tra bomber: Vlahovic risponde presente, Abraham no. Al suo posto Dybala. Conferme per Wijnaldum. Per il resto, Allegri insiste su Fagioli e Di Maria libero di muoversi in attacco.

Qui Roma: Dybala falso nueve, Abraham in panchina

Il colpo di scena arriva prima che si consumi la sfida: Mourinho non stravolge granché nel modulo bensì negli interpreti: fuori Abraham, lo Special One opta per Dybala falso nueve, al supporto del quale agiscono Pellegrini e Wijnaldum. I quattro in mediana sono Zalewski, Cristante, Matic, Spinazzola. Terzetto in retroguardia composto da Mancini, Smalling e Ibanez a tutela dei pali di Rui Patricio.

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Roma-Juventus, la carica di Massimiliano Allegri che si sbraccia per incitare i suoi

Qui Juventus: Di Maria a supporto di Vlahovic

3-5-1-1 capace di tramutarsi a gara in corso in 3-4-3: davanti a Szczesny il muro composto da Danilo, Bremer e Alex Sandro; mediana fitta con Cuadrado, Fagioli, Locatelli, Rabiot e Kostic. Di Maria, libero di spaziare, a ridosso di Vlahovic punta centtrale.

Roma-Juventus diretta live testuale del match

Roma-Juventus highlights della partita

Partenza a razzo della Juventus che avvia una fase di pressione a tutto campo con la voglia di sbloccarla subito: in questo forcing, bianconeri agevolati dall’atteggiamento di eccessiva copertura della Roma che pensa a difendersi.

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Roma Juventus: contrasto tra Nicola Zalewski e Angel Di Maria

Al 17′ il primo lampo di Dybala che si prodiga in una azione personale ma al momento del tiro calcia male e spreca tutto.

Al 20′ Spinazzola, lanciato verso l’area avversaria, si trova a tu per tu con Szczesny ma sbaglia clamorosamente la conclusione.

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Roma-Juventus, Dybala si cerca lo spazio e prepara il tiro a giro

Al 27′ Ancora Dybala protagonista: grande parata di Szczesny sul bellissimo mancino a giro dell’argentino.

Al 31′ cartellino giallo a Locatelli per un fallo ai danni di Spinazzola.

Al 33′ identica sorte per Matic per fallo su Cuadrado.

38′: momento molto tattico del match, palla manovrata in mediana ma non ci sono sbocchi.

44′: palo della Juventus, cross di Danilo per Rabiot che stacca di testa e spedisce la sfera sul legno.

All’8′ della ripresa Roma in vantaggio con un gol straordinario dal limite dell’area di Gianluca Mancini, che raccoglie il passaggio di Cristante e segna con il destro.

All’11’ della ripresa Spinazzola è solo davanti a Szczesny: grande Cuadrado nell’anticipo.

Al 15′ della ripresa Cuadrado calcia benissimo la punizione e scheggia il palo.

Al 17′ della ripresa Pellegrini colpisce di testa tutto solo e la palla termina fuori di un soffio.

Al 31′: della ripresa Smalling colpisce di testa e Szczesny salva la sua porta con un miracolo.

Al 38′ della ripresa palla sul palo dopo il colpo di testa di Mancini, che ha rischiato l’autogol.

Al 41′ della ripresa espulso Kean per un fallo di reazione violento

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Roma-Juventus 1-0, giallorossi vittoriosi a fine partita

Roma-Juventus pagelle

Tra le file della Roma, Mancini si mette in vetrina: per il gol e per una prestazione sontuosa. Molto bene Smalling, Dybala ci prova ma la voglia di incidere non basta. Nella Juventus Danilo, Di Maria e Rabiot lottano fino alla fine. Male Vlahovic, malissimo Kean.

Le pagelle della Roma

  • Rui Patricio 7: non sempre puntuale nelle uscite, attento tra i pali. Miracolo nel finale su Di Maria.
  • Mancini 7,5: il gol è solo la ciliegina sulla torta di una prestazione maiuscola. Ha fatto bene quello che Mourinho gli chiede di fare, alzato il muro, fatto da diga. poi, dal cilindro, un missile che ha bucato Szczesny.
  • Smalling 7: solita roccia. Inscalfibile anche quando gli avversari mettono a dura prova. Sfiora il gol di testa.
  • Ibanez 6,5: è un metronomo, chiama e detta i tempi. Pulito negli interventi.
  • Zalewski 5,5: la sua è la fascia prescelta da Allegri per creare difficoltà alla Roma. Tradotto: contro Kostic gli tocca un lavoraccio. Si danna, ci mette quel che ha e anche quello che non ha. Per l’abnegazione sarebbe da elogiare ma il confronto con il bianconero lo vede sopraffatto.
  • Cristante 6,5: prova di sostanza. Geometra e muratore. Spende bene qualche fallo tattico che smorza il gioco quando la Juve si prodiga nel forcing.
  • Matic 6,5: carattere da vendere, si carica sulle spalle il reparto e prova a trascinare i compagni mostrando il lato più duro della battaglia agonistica. Non toglie la gamba, non si ferma, a tratti eccessivamente irruente; ammonito nel finale della prima frazione, il giallo lo condiziona un po’ ma un lottatore non lo fermi con così poco.
  • Spinazzola 6,5: conferma lo stato di forma in netto miglioramento. Nella progressione verso la versione di sè più efficace, il laterale pressa e si fa vedere nella metà campo bianconera con grande costanza. Crea scompiglio e prova a innescare i compagni. Qualche incertezza in fase difensiva ma è una prestazione ampiamente sufficiente. Tra lui e Cuadrado, le difficoltà maggiori sono state dello juventino.
  • Pellegrini 6: il modulo è lo stesso di sempre ma prova a giocare più avanzato e tentare di inserirsi negli spazi con maggiore frequenza. Come gli capita di frequente da qualche mese a questa parte, tuttavia, fatica a finalizzare e la sensazione è che trascuri le doti tecniche e la vena realizzativa per garantire quantità e sostanza.

    Fonte:

    Roma-Juventus, controllo di palla da parte di Georginio Wijnaldum

  • Wijnaldum 5,5: è un voto anche condizionato da quel che gli sappiamo poter fare. Ecco, non è ancora quel giocatore lì, in grado di stravolgere gli equilibri della partita ma il fatto che metta minuti nelle gambe è cosa buona e giusta. Palla al piede è sopraffino, la condizione non ancora sufficiente.
  • Dybala 6,5: quanta voglia ha lo si capisce subito. Fa quello che meglio gli riesce. prende palla dal limite e si ritaglia lo spazio per il tiro. Ci riesce in un paio di occasioni ma non trova la via del gol.
  • Allenatore Mourinho 8: un genio. Decide di mettersi sulla difensiva, fa in modo che la Juventus imposti il gioco e pressi. Poi, all’occorrenza, i suoi partono e provano a colpire. I numeri dicono che ha subito il gioco di Allegri, la verità è un’altra. Ha indirizzato i bianconeri dove ha voluto.
Fonte:

Roma-Juventus, la delusione bianconera dopo il gol subito

Le pagelle della Juventus

  • Szczesny 6: nessuna responsabilità sul gol con un pallone che gli arriva deviato, per il resto vive una serata poco impegnativa nella quale ha risposto presente quando occorreva farlo.
  • Danilo 6,5: solito motorino che sguazza tra difesa e attacco, tra contenimento e impostazione.
  • Bremer 6: gestione ordinaria, chiamato poche volte in discussione dal reparto offensivo ospite, ben controllato. La sensazione è che il vantaggio giallorosso potesse arrivare proprio e solo così: con la botta da fuori.
  • Alex Sandro 6: la sua gara dura 45′. Fa in tempo a non fare danni né a lasciare il segno.
    dal 1′ st Bonucci 6: qualche incertezza, a volte mostra segnali di nervosismo ma legge bene la partita e aiuta in fase di impostazione.
  • Cuadrado 6: soffre l’aggressività di Spinazzola ma il loro è un bel duello dal quale non sempre riesce a spuntarla. Se la cava con l’esperienza ma quando decide di partire riesce a piazzare ottime fiammate.
    Fonte:

    Roma-Juventus 1-0, il contatto tra Kean e Mancini che porta alla reazione dell’attaccante, poi espulso


    dal 44′ st Kean 3:
    entra è in 40 secondi riesce a reagire, scalciare, farsi espellere. Inqualificabile.

  • Fagioli 5,5: sente il peso della sfida, con il passare dei minuti cresce ma non è riuscito a entrare in partita.
  • Locatelli 6,5: muove la sfera in continuazione, i compagni lo cercano e il giro palla si muove di frequente da quelle parti. Spende un fallo che avrebbe potuto evitare e l’ammonizione, racimolata troppo presto, ne condiziona l’intensità.
  • Rabiot 6,5: manovra palloni in quantità industriale anche perché la palla si muove spesso in mediana. Lui pennella quando deve pennellare, fa da incursore e da incontrista. Il palo gli nega il gol a fine primo tempo.
  • Kostic 6,5: ha vita facile contro Zalewski che salta con frequenza certosina. Meno bene al momento dell’assist finale. Mobile, imprevedibile, instancabile.
  • Di Maria 6,5: la poesia è sempre nelle sue corde. Con la palla tra i piedi dà sempre la sensazione che qualcosa possa accadere. Partono dai suoi piedi le occasioni più pericolose dei bianconeri.
  • Vlahovic 5: troppo poco, eccezion fatta per un paio di conclusioni da calcio da fermo non incide mai. Il peggiore.
  • Allenatore Allegri 6: poche responsabilità sulla sconfitta per una partita che la Juventus non avrebbe meritato di perdere. Squadra in palla, viva fino al triplice fischio. Eppure, tanta mole di gioco non si traduce in conclusioni a rete.

La pagella dell’arbitro

Fabio Maresca gestisce senza intoppi, sempre puntuale anche se – a essere pignoli – la gestione dei cartellini a volte ha destato qualche dubbio. Mancini, nell’occasione dell’espulsione di Kean, meritava di essere sanzionato.

Il calendario della Juventus tra serie A ed Europa League

Marzo fitto e decisivo: la stagione della Juventus comincerà ad acquistare un senso – in una direzione o nell’altra – alla fine del mese e dopo le doppie sfide in programma sia in campionato che in Europa. Il doppio confronto di Europa League è di per sé un crocevia e il buon esito resta un obiettivo che non si può fallire.

La gara di andata degli ottavi di finale è in calendario giovedì 9 marzo allo Stadium, quella di ritorno una settimana dopo, giovedì 16 marzo, a Friburgo. Tra le due partite, l’impegno casalingo sulla carta abbordabile in campionato, contro la Sampdoria, il 12 marzo. A verdetto acquisito in Europa, si torna in serie A con uno dei big match più attesi: Inter-Juventus il 19 marzo.

Prossime partite e calendario completo della Juventus

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