Domenica all’Olimpico è in programma la supersfida tra Roma e Juventus, una partita dal sapore speciale per Paulo Dybala che in bianconero ha giocato dal 2015 al 2022, diventando un punto di riferimento per la tifoseria. Una partita che potrebbe essere già cominciata, visto che – secondo indiscrezioni – l’argentino sta maturando la decisione di citare in giudizio il suo vecchio club. Attende infatti ancora che gli siano versati i milioni previsti dalla seconda manovra stipendi del 2021, quella che – insieme alla precedente manovra del 2020 – potrebbe costare carissimo alla Juve in sede di giustizia penale e sportiva.
- Dybala contro la Juve: vuole i 3,7 milioni pattuiti
- Le parole della Joya davanti ai pm dell'inchiesta
- Dybala vs Juve: richiesta di risarcimento del legale
- La scrittura privata che inguaia l'argentino e il club
Dybala contro la Juve: vuole i 3,7 milioni pattuiti
È la Gazzetta dello Sport, in un articolo firmato da Fabiana Della Valle, a riportare l’indiscrezione relativa alle trame giudiziarie della Joya. Dybala, lo scorso 21 febbraio, ha ripetuto ai pm dell’inchiesta Prisma: “Non ricordo quando mi è stato pagato l’ultimo stipendio, però so bene che la Juventus mi deve ancora dei soldi”. Nel caso dell’argentino, si tratta di 3,7 milioni relativi alle mensilità posticipate. Dybala li vorrebbe, anche senza andare al muro contro muro col suo vecchio club.
Le parole della Joya davanti ai pm dell’inchiesta
Così ancora l’argentino davanti ai pm: “Quando abbiamo fatto l’accordo per lo spostamento degli stipendi, sapevamo che se avevo ancora un contratto gli stipendi arretrati li pagavano in aumento su quelli successivi, se invece andavo via mi dovevano pagare subito. So che ad aprile 2023 la Juventus ha l’ultima opportunità per pagare quei tre milioni circa. In caso contrario il mio avvocato farà delle richieste per iscritto, anche se io spero di non arrivare a tanto. Rivoglio i miei soldi ma senza fare nessuna causa, evitando problemi per me e la Juventus“.
Dybala vs Juve: richiesta di risarcimento del legale
Sulla questione Dybala e il suo legale, Luca Ferrari, anch’egli sentito in Procura a Torino nei giorni scorsi, hanno seguito strade diverse. L’avvocato, infatti, lo scorso 12 maggio ha avanzato richiesta di risarcimento al club per il mancato rinnovo da otto milioni a stagione più bonus prima promesso e poi revocato. “Io non avevo chiesto questo, solo gli arretrati”, la puntualizzazione del calciatore. Che adesso, appunto, chiede il versamento di quella somma, inserita a bilancio 2021-22 dalla Juve come “fondo rischi”. Posizione diversa rispetto a quella di Ronaldo, i cui arretrati – 19,9 milioni – sembrano letteralmente essere spariti nel nulla e non figurano in alcuna voce a bilancio.
La scrittura privata che inguaia l’argentino e il club
Tra Dybala e la Juve è stata ritrovata dagli inquirenti la scrittura privata con cui la Juventus s’impegnava a restituire il denaro in caso di addio dell’argentino sotto forma di incentivo all’esodo. Una carta firmata dai rappresentanti del club e dal calciatore, ma non depositata in Lega. Per questo motivo il club rischia sanzioni a livello sportivo e Dybala potrebbe essere fermato per due mesi per squalifica (un mese per la firma in calce a ogni manovra stipendi, quella del 2020 e del 2021″.