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Juventus in Conference League, aumenta l'ottimismo: arriva l'ora della verità

Il caso Osasuna potrebbe aver creato un precedente in grado di far giurisprudenza e favorire indirettamente il club bianconeri

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Marco Festa

Marco Festa

Giornalista

Frequentatore di stadi ed esperto di calcio, ama agganciare e far domande a idoli e futuri campioni. Anzi, spesso precorre gli addetti ai lavori e li scova prima di loro

Reazione a catena. Così la Juventus vede aumentare le proprie chance di prendere parte alla prossima edizione della Conference League. Il prossimo 7 agosto si avvicina a grandi passi, sarà allora che l’Uefa procederà al sorteggio dei turni preliminari validi per la terza edizione della neo-nata competizione europea, vinta finora da Roma e West Ham.

A dare corpo alle speranze juventine è il precedente Osasuna, che lascia ben sperare anche se, ovviamente, non è paragonabile agli strascichi lasciati in eredità dal caso plusvalenze e alle schermaglie che la Juve ha avuto con l’Uefa per aver tentato di far nascere la Superlega.

Juventus, il caso Osasuna potrebbe fare giurisprudenza

Il club spagnolo ha viste riconosciute le proprie ragioni al Tas e scongiurato l’esclusione dalla Conference League, che si stava per consumare per gli illeciti perpetrati nel 2014 da alcuni suoi tesserati. Eventi deprecabili, pagati a caro prezzo ma non ulteriormente dall’attuale società, che ha disinnescato l’effetto paradosso dopo aver lavorato per denunciare i responsabili e ripristinare l’onorabilità dell’Osasuna.

Dopo la retromarcia sul fronte iberico, il prossimo pronunciamento dell’Uefa in merito al tabellone della Conference League riguarderà, in sostanza, la Juventus che spera risulti decisiva la stessa voglia di “fare chiarezza” per la quale il Tas e la Uefa hanno premiato l’Osasuna faccia per certi versi giurisprudenza. D’altronde proprio la Uefa ha evidenziato che:

“Alla luce delle nuove prove fornite dal club in difesa della sua partecipazione alla competizione, l’Osasuna è stata vittima degli eventi accaduti quasi dieci anni fa e ha apprezzato l’iniziativa presa dall’istituzione per fare chiarezza. La decisione della Uefa e la ratifica del Tas pongono fine, sia nei tribunali ordinari sia in quelli della giustizia sportiva, alla lotta che il club ha portato avanti negli ultimi due mesi in difesa dei propri diritti e di quelli dei suoi tesserati”.

Chi prenderebbe il posto della Juve in Conference League

L’Uefa sta per comunicare la propria decisione in merito alle indagini che ha attivato a seguito dell’inchiesta portata avanti prima dalla Procura di Torino e dalla Procura Federale per la parte legata alla veridicità dei bilanci del club bianconero.

Qualora si ritenessero quei bilanci non conformi a ciò che era la reale situazione finanziaria del club, potrebbe scattare una sanzione che va dalla sola ammenda all’esclusione delle Coppe internazionali, verosimilmente per la prossima annata. Se così fosse, in Conference giocherebbe la Fiorentina.

Juventus in Conference League: quando arriverà il verdetto

L’elasticità utilizzata con l’Osasuna potrebbe, però, essere adottata anche con la Juventus che, intanto, ha fatto marcia indietro sulla Superlega. Entro 10 giorni scoccherà l’ora della verità. L’esclusione dalla prossima stagione europea resta un’eventualità tutt’altro che marginale, ma non è detta l’ultima parola.

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