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Juve, solo colpa di Motta? I tifosi criticano Giuntoli e sperano in Conte dopo Tudor

Motta ha pagato gli errori, ma i tifosi dividono le colpe: accuse anche al dirigente Giuntoli. Tudor è pronto a far dimenticare i problemi, ma intanto i fan pensano al futuro.

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“Non ci siamo mai dedicati le canzoni giuste”, cantava Elisa. Forse alla Juventus tra Thiago Motta e lo spogliatoio è successo lo stesso. Prima l’illusione di inizio stagione, le due vittorie anche in Champions e poi subito i pareggi a far annebbiare Torino. Non è riuscito a trasmettere empatia con tutti i tifosi. “Poca reazione? Sono fatto così” ha sempre fatto intendere nei post partita. Poche volte ha perso le staffe ed è stato quasi sempre poco trascinato dalle emozioni. Forse questo lo ha tradito. O almeno questa è stata la sensazione dalla tv e dallo stadio. Ora ha fatto i bagagli, al suo posto è arrivato Tudor, che di certo non pecca in personalità.

Non solo Motta, tifosi contro Giuntoli

L’allenatore spesso è il capro espiatorio di tutti i mali. Capita in tutte le piazze e continuerà ad essere così. Paga anche colpe degli altri perché è il più facile da allontanare. Thiago Motta alla Juventus ha commesso i suoi errori e li ha pagati, ma non è stato il solo. Si può fare un elenco di cose sbagliate, partendo dal mercato della scorsa estate e dagli acquisti a grosse cifre di Giuntoli che non si sono rivelati alla portata della Vecchia Signora. In campo è mancata personalità, quella che potevano garantire Danilo o altri calciatori allontanati. La rosa troppo giovane ha retto fino a quando non si sono palesati i problemi e non sono piovuti i fischi dallo stadio.

Poi non hanno saputo gestirli. E i tifosi lo sanno bene e hanno individuato nel dirigente bianconero l’altro grande colpevole della stagione fallimentare. Qui ci sono molti che hanno espresso perplessità sull’operato di Giuntoli, fin dall’estate. Ovviamente con l’unico risultato di essere tacciati di ‘allegrismo’” – questo uno tra i tanti messaggi presenti sui social. “Motta è stato lasciato solo da Giuntoli”, “Anche Giuntoli deve saltare”. I pensieri sono chiari.

Conte per il dopo Tudor?

Parlarne ora è prematuro e forse non ha neanche molto senso, ma il pensiero dei tifosi non si può trascurare. Tudor è sicuramente apprezzato dalla piazza, grazie anche alla sua juventinità. Ma c’è chi questa emozione la fa prevalere ancora di più. Di chi parliamo? Di Antonio Conte. “Mi vogliono a Torino? Sono giochi mediatici, è un’arte in Italia”, aveva risposto il tecnico del Napoli durante una conferenza. Ora è totalmente immerso nel progetto azzurro e con l’Inter a soli tre punti di distanza non si può non sognare lo scudetto. Molti supporters bianconeri vedono in lui il simbolo della rinascita. Sarà così? Per ora è meglio vedere il presente.

Tudor e il filo bianconero

Per Tudor si tratta di un ritorno. E non solo per i successi ottenuti in campo da giocatore. Il croato ha assaporato la panchina bianconera già nell’anno 2020-2021 quando ha svolto il ruolo di vice di Pirlo. In quella stagione la Juve ha conquistato la Coppa Italia e la Supercoppa tra alti e bassi. E soprattutto al termine del campionato, Igor ha preso una scelta importante: “Mai più il vice di nessuno”. Ha allenato il Verona, l’Udinese, il Marsiglia e la Lazio e ha quasi sempre lasciato il segno.

E c’è una coincidenza che lega questo suo approdo alla Vecchia Signora con lo scorso anno in biancoceleste: anche in quel caso mancavano nove giornate al termine. Riuscì a portare i capitolini in Europa conquistando 18 punti in 9 gare. Ora a Torino ha il compito di conquistare la Champions. È vitale e lo sa bene se vuole restare sulla panchina anche in futuro.

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