Thiago addio. Ad ore è atteso l’esonero ufficiale, da parte della Juventus, per l’allenatore italo-brasiliano che mai ha convinto da inizio stagione. Prima succube del virus della ‘pareggite, poi colpevole anche di aver incartato i bianconeri, di aver perso la completa fiducia da parte del gruppo, di aver fatto giocare fuori ruolo numerosi giocatori pur di costringerli ad adattarli al 4-2-3-1 ed infine di aver sfiduciato l’intero reparto offensivo. Con la qualificazione Champions a rischio, la Vecchia Signora si trova costretta ad intervenire quanto prima. I tifosi, intanto, restano scatenati sul web.
- Il percorso fallimentare di Thiago Motta alla Juventus
- La rottura della tranquillità nello spogliatoio bianconero
- I tifosi spingono per l'addio anticipato di Thiago Motta
- Gli errori di Thiago Motta secondo i tifosi
Il percorso fallimentare di Thiago Motta alla Juventus
Era il 12 giugno 2024 quando Thiago Motta venne nominato ufficialmente alla guida della Juventus. L’esordio vincente in campionato, per 3-0 contro il Como, in data 19 agosto 2024 aveva già acceso entusiasmo nella piazza bianconera. E, nella parte iniziale della stagione, la Juventus era anche la squadra da battere: o vinceva o non andava mai oltre il pareggio. Infatti, la prima sconfitta ufficiale in Serie A è avvenuta contro il Napoli il 25 gennaio 2025. Ma prima della sconfitta, l’aria in casa Juve era iniziata a farsi pesante a causa dei troppi – numerosissimi – pareggi e mancate vittorie anche contro le piccole e medio piccole del campionato.
Alla Continassa, i dirigenti avevano chiesto a Thiago Motta una cosa semplice: cambiare. Tuttavia, il tecnico ha sempre dimostrato una forte resistenza a qualsiasi modifica, insistendo sullo stesso modulo fin dall’arrivo, indipendentemente dagli uomini disponibili. Il continuo turnover non ha portato stabilità, lasciando la Juventus senza punti di riferimento in nessun reparto, nemmeno a fine marzo. L’ostinazione tattica e il pupillo Koopmeiners, sempre in campo anche in periodi poco brillanti, e schierato in ogni posizione possibile: prima trequartista, poi mediano e infine addirittura esterno destro.
La rottura della tranquillità nello spogliatoio bianconero
Thiago Motta, oltre ai limiti tattici elencati, non ha ottenuto e conquistato il giusto feeling con lo spogliatoio. Infatti, il tecnico bianconero, non è mai riuscito a creare quell’empatia fondamentale per ottenere il massimo da un gruppo di lavoro, sebbene in conferenza stampa raccontasse sempre tutt’altro: dai diversi senatori bianconeri messi alla porta su sua richiesta, tra cui Danilo, scaricato a gennaio nel pieno dell’emergenza difensiva al caso Vlahovic, passato da titolare fisso a riserva dopo l’arrivo di Kolo Muani, alimentando ulteriori tensioni interne.
I tifosi spingono per l’addio anticipato di Thiago Motta
I tifosi bianconeri restano impazienti, da settimane. Ed ora, in occasione della pausa nazionali, è arrivato il momento del cambio allenatore. Sul web cresce la trepidazione: “Più che il gioco URGE una figura che sappia cosa vuol dire ‘GIOCARE PER LA JUVENTUS’. Personalità da “duro” per un ambiente completamente mollo e spaesato. Speriamo che sia in grado di trasmettere la mentalità persa.”
C’è poi chi scrive: “L’esonero di Thiago Motta costa alla Juventus quasi 20 milioni di euro tra stipendi dovuti all’allenatore (contratto fino al 2027) e al suo staff. Ma la Juve non vuole rischiare altri passi falsi ed è convinta che Tudor sia l’uomo giusto per centrare l’accesso alla Champions.”
Ed infine: “Resta troppa la difficoltà accusata dalla Juventus con Thiago Motta? Eppure il mercato non è mancato ed i giocatori che ha chiesto sono arrivati. Probabilmente il cruccio è il carattere di questo allenatore, poco simbolo e poco sentimentalista. Bisogna cambiare subito, senza perdere più un minuto.”
Gli errori di Thiago Motta secondo i tifosi
I tifosi della Juventus restano scatenati sui social e ripercorrono gli errori di Motta in stagione. C’è chi scrive: “I calciatori devono giocare nel proprio ruolo. La Juventus non è una provinciale, deve centrare obiettivi non fare divertire degli illusionisti alle prime armi. Grazie Thiago Motta ma dobbiamo entrare per forza in Champions.”
E ancora: “Fallimento totale, nell’ultimo periodo se l’è proprio cercata con scelte al limite del surreale. Per me resta un ottimo allenatore che farà grandi cose, ma il cambio era inevitabile, anche per togliere ogni alibi ai quei mediocri senza palle che vanno in campo.”
Non si placano gli animi sul web: “Sprazzi di gioco si erano visti rispetto ai 3 anni da incubo precedenti, però la sua presunzione nell’ insistere su fuori ruolo, pupillo e cambi assurdi gli hanno fatto male. Insegna agli angeli a sostituire i difensori sotto di 3 a 0.”
Ed infine: “Thiago Motta era tossico per il gruppo squadra, andava esonerato dopo lo 0 2 col Benfica. Nessuna empatia, nessun piano B rispetto ad aggressione alta, corsa, costruzione dal basso, nessuna lettura delle partite. Fuori da tutto, come si poteva ancora lasciarlo alla Juventus?”