La notizia dell’esonero l’ha letta da internet Thiago Motta, che si trova attualmente in Portogallo, anche se erano bastati i giornali degli ultimi giorni a fargli capire che aria tirasse. Il tecnico italo-brasiliano, a quanto apprende la Gazzetta, si è giocato le ultime chances di rimanere in bianconero in settimana, durante il vertice con Scanavino e Giuntoli quando non ha convinto nelle spiegazioni sul crollo della squadra. Il retroscena e il comunicato ufficiale che dà il benservito all’ex Bologna e il benvenuto a Tudor.
- Giuntoli si sarebbe vergognato della scelta
- Motta non ha convinto nessuno nelle sue spiegazioni
- Quanto costa l'esonero di Motta
- Motta nono allenatore esonerato a stagione in corso dalla Juve
- Il comunicato della Juve
Giuntoli si sarebbe vergognato della scelta
La Gazzetta riferisce di una frase assai forte pronunciata da Giuntoli nel faccia a faccia con l’allenatore: “Mi vergogno di averti scelto”, avrebbe detto il direttore tecnico in presenza di Scanavino, ribattendo sull’incapacità della squadra di proporre un gioco idoneo. Il ds si era esposto pubblicamente rinnovando la fiducia all’allenatore ma chiedendo una svolta dopo lo 0-4 con l’Atalanta. Il crollo con la Fiorentina ha mandato Giuntoli su tutte le furie.
Motta non ha convinto nessuno nelle sue spiegazioni
Non è piaciuta neanche la reazione avuta dallo stesso Motta che ha continuato a ripetere i mantra cui è abbonato da inizio stagione e a dirsi convinto che la strada era quella giusta. Di fronte a tutto ciò ecco che la società ha abbandonato l’idea di concedere a Thiago Motta l’ultima spiaggia col Genoa e ha sondato altri nomi. Prima Mancini e poi Tudor, con cui è stato trovato l’accordo. Troppo importante centrare quel quarto posto dove ora c’è il Bologna e partecipare alla prossima Champions.
Quanto costa l’esonero di Motta
L’ex Bologna ha firmato un contratto triennale fino al 30 giugno 2027 a circa 4 milioni di euro netti, a cui vanno aggiunti i costi dello staff tecnico. Nell’accordo sarebbe presente una sorta di clausola in caso di interruzione di rapporto tra le parti prima della fine del secondo anno che farebbe risparmiare qualcosa al club. Alla fine il divorzio dovrebbe costare circa 20 milioni di euro alla Juve. La sola partecipazione alla Champions garantisce 50 milioni di euro, con cui ammortizzare le perdite.
I dati Opta su Motta, del resto, sono impietosi. Con Thiago Motta la Juventus ha vinto 18 dei 42 match tra tutte le competizioni, il 43%; solo due allenatori con almeno 40 panchine in bianconero hanno registrato una % di successi più bassa dal 1929/30: Luigi Delneri (40%, 20/50) e Sandro Puppo (24%, 15/62).
Motta nono allenatore esonerato a stagione in corso dalla Juve
Nella sua lunga storia, la Juventus non ha mai avuto l’abitudine di esonerare spesso i propri allenatori a stagione in corso. Motta è solo il nono in questa statistica. Andrea Agnelli, per dire, nei suoi 13 anni da presidente, non ha mai esonerato nessuno. L’ultimo esonero è stato quello di Massimiliano Allegri, che l’anno scorso dopo aver vinto la Coppa Italia è stato allontanato.
Questi gli altri sette. Sandro Puppo (1956-57), Ljubisa Brobic (1958-59), Paulo Amaral (1963-64), Luis Carniglia (1969-70), Marcello Lippi (1998-99), Didier Deschamps (2006-2007), Claudio Ranieri (2008-2009), Ciro Ferrara (2009-2010).
Il comunicato della Juve
Questo il comunicato ufficiale della Juventus: “Igor Tudor è il nuovo allenatore della Prima Squadra Maschile. Bentornato, Igor! – questo il testo del comunicato Juve -. Il Club ringrazia Thiago Motta e tutto il suo staff per la professionalità dimostrata e per il lavoro svolto in questi mesi con passione e dedizione, augurando loro il meglio per il futuro”.