Thiago Motta ha le ore contate. Ne è certa la Gazzetta dello Sport, secondo cui dopo la gara col Genoa la Juventus ratificherà l’addio all’italo-brasiliano. In pole Roberto Mancini, che potrebbe non essere un semplice traghettatore. Ma non mancano certo le alternative.
- Juventus, Thiago Motta (quasi) al capolinea
- Perché l'esonero arriverà solo dopo il Genoa
- Mancini vicino: potrebbe non essere un traghettatore
- Juventus, quali sono le alternative al Mancio
Juventus, Thiago Motta (quasi) al capolinea
Ancora una partita, tra l’altro una sfida al suo passato, e poi Motta lascerà il capoluogo piemontese. Nonostante la conferma di Giuntoli dopo la batosta di Firenze – la seconda di fila considerando anche il disastroso poker subito in casa dall’Atalanta -, in base a quanto riferisce la Rosea il destino dell’ex Bologna pare ormai segnato.
Perché si corre il serio rischio di fallire il quarto posto Champions e perché il rapporto tra l’allenatore e lo spogliatoio è ai minimi termini. Insomma, tutto lascia presagire che il ribaltone sia imminente, questione di giorni.
Perché l’esonero arriverà solo dopo il Genoa
Perché non sfruttare la sosta per consentire al nuovo allenatore di avere il tempo di assaporare l’ambiente e lavorare con chi non s’è mosso dalla Continassa?
La risposta la fornisce sempre La Gazzetta dello Sport ed è legata a ragioni di bilancio: lo slittamento della mossa a fine marzo permetterà al club di caricare i costi del cambio allenatore nel trimestre aprile-maggio-giugno, compensandoli poi con la cessione di un calciatore all’inizio del mercato.
Mancini vicino: potrebbe non essere un traghettatore
Difficile che un tecnico dell’esperienza di Roberto Mancini accetti di guidare una squadra, seppur blasonata come la Juventus, solamente per le ultime otto giornate di campionato e il Mondiale per Club. Ecco perché potrebbe essere inserita una ‘clausola Champions‘ che ne farebbe scattare la permanenza anche nella prossima stagione in caso di quarto posto.
Per il Mancio sarebbe l’occasione di riproporsi ad alti livelli dopo le polemiche che hanno accompagnato la sua decisione di lasciare la panchina dell’Italia per accomodarsi – senza fortuna ma con lauti guadagni – su quella dell’Arabia Saudita.
Juventus, quali sono le alternative al Mancio
Sullo sfondo resta sempre Igor Tudor, che conosce molto bene l’ambiente bianconero. Affascina tanto, ma sembra poco praticabile, la pista che porta a Zinedine Zidane, destinato ad assumere il comando della Francia al termine dei Mondiali 2026.
Sebbene Mancini metta tutti d’accordo, la Juventus preferirebbe non legarsi a lungo termine con un allenatore per poi puntare in estate su uno tra Antonio Conte, Stefano Pioli e Gian Piero Gasperini. Ma il quarto posto è troppo importante per le finanze del club e il Mancio ha esperienza, spalle larghe e doti per centrare l’obiettivo.