Marco Verratti ha fatto una scelta, che non rimpiange e che rifarebbe. Quando optò, all’apice della sua ascesa, per Parigi e il PSG le incertezze furono molteplici. Perché le garanzie fornite da contratti e ingaggi non corrispondono alle aspettative di successo e fama, spesso e volentieri.
“Poteva essere l’ultima possibilità per cambiare, ma credo che vincere col PSG sia più bello. Ho sempre detto che se sto bene in un posto, non ho bisogno di andare altrove. E sono felice di aver firmato con Leo di nuovo d.s.: è stato lui a portarmi qui nel 2012. Con lui che sa di calcio, possiamo andare lontano”, ha dichiarato a La Gazzetta dello Sport.
Oggi è un uomo che ha maturato nuove consapevolezze e certezze relative, sul versante calcistico. “Cosa ci manca per fare meglio? Piccoli dettagli rispetto a squadre come Real, Barcellona abituate da più tempo ai massimi livelli. Nelle partite importanti ci serve un po’ più di tranquillità, il saper soffrire, l’essere coscienti dei nostri mezzi. Sono fiducioso”.
Lo è anche rispetto a quanto raccoglierà Mauro Icardi, collega e nuovo acquisto del club parigino attorno a cui sono state tessute le trame della moglie agente, Wanda Nara, e sul suo futuro deciderà lei stessa, in base a quelle che saranno le mosse dei contendenti. Sul centravanti argentino, Verratti ha detto: “Uno che ha fatto più di cento gol in A, da leader dell’Inter alla sua età anche nei momenti difficili, è di sicuro un grande aiuto, e s’è integrato subito bene”.
Il centrocampista della Nazionale e del PSG ha speso parole di elogio anche per Mbappé e Neymar. Meno clemente è il suo giudizio nei confronti della Juventus.
“La Juve non ha mai giocato calcio champagne e non ha i giocatori che Sarri aveva a Napoli. Ha grandissimi giocatori cui non puoi chiedere di cambiare ora il loro stile. La Juve resta una squadra solida, che non molla mai, con molta esperienza. Andrà lontano”, ha spiegato aggiungendo poi una precisazione sul tema Inter-Juve. “Me l’aspettavo. Conosco Conte. È esigente, tira fuori tutto dai suoi. È il vero valore aggiunto dell’Inter che finalmente gli ha comprato Lukaku. Era una sua fissa, me ne ha sempre parlato tanto. Sarà una bella sfida con la Juve. E che bello il Genoa di Motta: i risultati arriveranno se continua così”.
Estremamente orgoglioso del suo ruolo in Nazionale, Verratti si è espresso sul ct azzurro e su quanto costruito fino a questo momento: “Mancini ha capito che dopo aver toccato il fondo bisognava costruire qualcosa di nuovo. Ha ridato entusiasmo, fiducia ai giocatori, sfruttandone le qualità. Prima non succedeva. Ha creato un’identità forte con idee semplici. È il c.t. giusto. Europeo? Non bisogna esaltarsi per quanto fatto finora, ma se andiamo all’Europeo con la stessa mentalità, facendo il nostro gioco, possiamo dire la nostra. Non siamo inferiori a nessuno. Ma ci sono squadre con più esperienza come la Francia, o abituate a giocare insieme da più tempo come il Belgio. Le tre gare a Roma ci possono aiutare. E Mancini sa togliere pressione anche ai più giovani”.
Sulla discriminazione, lui che ha una nuova compagna, ha tenuto a esprimere la propria insofferenza: “Mi vergogno quando qui mi chiedono dei fatti di razzismo da noi. Gli idioti purtroppo esistono ovunque. Non ne capisco il senso, siamo nel 2020! La Francia è un Paese multiculturale e una grande nazione. Mettiamo in carcere i razzisti degli stadi, ci sono le tecnologie per individuarli e punirli”.
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