L’inchiesta con l’accusa di falso in bilancio contro la Juventus prosegue. Il club bianconero avrebbe, tramite accordi privati con i tesserati, risparmiato nel bilancio 90 milioni di euro, di cui 67 milioni sarebbero stati restituiti successivamente portando alla generazione del falso in bilancio.
- Juve, rischio punti persi in classifica
- Inchiesta plusvalenze: quali ulteriori pene rischia la Juventus
- Inchiesta plusvalenze: saranno ascoltati Chiellini e Bonucci
Juve, rischio punti persi in classifica
La domanda sorge spontanea: cosa rischia adesso la Juventus? L’articolo 31 comma 3 del Codice sportivo prevede che “la società che pattuisce con i propri tesserati o corrisponde loro compensi, premi o indennità in violazione delle disposizioni federali vigenti, è punita con l’ammenda da uno a tre volte l’ammontare illecitamente pattuito o corrisposto, cui può aggiungersi la penalizzazione di uno o più punti in classifica“. Non solo, al comma 8 si legge che i giocatori responsabili “sono soggetti alla sanzione della squalifica di durata non inferiore a un mese”.
Inchiesta plusvalenze: quali ulteriori pene rischia la Juventus
L’avvocato Ettore Traini ci spiega in questo articolo come funziona l’inchiesta plusvalenze, ossia l’iter tecnico, le ipotesi di reato, le pene previste. Insomma, ci illustra nel dettaglio tutto quello che bisogna sapere, a partire dai rischi che corrono le squadre coinvolte e la Juventus in particolare.
Inchiesta plusvalenze: saranno ascoltati Chiellini e Bonucci
Nel frattempo, la Procura di Torino continua a indagare. In procura è già stato ascoltato per tre ore il numero 10 bianconero Paulo Dybala, ma a breve verranno ascoltati i due giocatori simbolo della Juventus: il capitano Giorgio Chiellini e Leonardo Bonucci. I due difensori, come riporta Tuttosport, sono testimoni importanti per l’indagine “Prisma” perché erano stati loro a chiudere l’accordo con la società riguardo gli stipendi nel periodo del lockdown. Dopo la batosta con l’Italia, i due campioni d’Europa dovranno rispondere così a diverse domande una volta tornati a Torino.