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Juve, Motta chiamato a colloquio da Giuntoli: le richieste della dirigenza e la necessità di una svolta immediata

Nessun esonero in vista per l'allenatore. La dirigenza fa quadrato attorno all'italo-brasiliano alla ricerca di una soluzione per chiudere al meglio la stagione.

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Alessio Raicaldo

Alessio Raicaldo

Sport Specialist

Un figlio che si chiama Diego e la tesi di laurea sugli stadi di proprietà in Italia. Il calcio quale filo conduttore irrinunciabile tra passione e professione. Per Virgilio Sport indaga, approfondisce e scandaglia l'universo mondo dello sport per antonomasia

Lo slogan di un vecchio spot televisivo di una famosa compagnia telefonica recitava “Life is now”. Non c’è futuro che tenga, neanche passato ma solo presente per la Juventus che deve urgentemente ritrovarsi. La ricetta trovata da chef Giuntoli non prevede rivoluzioni ma si prosegue sulla linea della continuità alla quale si chiede paradossalmente una rottura. Nel pomeriggio la dirigenza bianconera ha incontrato Thiago Motta per pianificare la strategia.

Il day after del dramma fiorentino

L’operazione è perfettamente riuscita, il paziente è morto. La Juventus ha individuato una strada per tornare al successo e vuole perseguirla, anche a dispetto dei risultati negativi del momento. Il day after di Firenze non è quello auspicato dai tanti tifosi bianconeri che avevano chiesto la testa di Thiago Motta. Non erano solamente di facciata le dichiarazioni di Giuntoli del post gara.

Scanavino e Giuntoli a visita da Motta

Ma qualcosa bisogna pur fare per evitare di andare a sbattere sul muro. Per questo il Football Director della Vecchia Signora ha voluto far sentire la presenza della società sul campo d’allenamento della Continassa. Accanto a Giuntoli c’era pure l’ad Maurizio Scanavino con i due che hanno dedicato un po’ di tempo a Thiago Motta per parlare insieme di come poter uscire dalla crisi.

La prima richiesta: ridare un’anima al gruppo

La richiesta principale, che viene ancor prima di ogni principio di natura tattica, è quello di lavorare sulla testa dei giocatori. Alla Juve manca un’anima e non è un qualcosa che si compra al mercato. I bianconeri sembrano un’accozzaglia di calciatori accomunati solamente da una maglia dai medesimi colori. Per il resto ognuno va per fatti suoi e non è accettabile per i dirigenti che lo hanno fatto presente all’allenatore.

Cambiano anche gli uomini. Ecco da chi si riparte

Per la verità, neanche gli uomini scelti hanno convinto. Koopmeiners e Nico Gonzalez sono i più chiacchierati ma è chiaro che non siano gli unici colpevoli della situazione. Al rientro col Genoa, comunque, si è ipotizzato anche di un possibile cambio di modulo che preveda il rilancio dal primo minuto di Conceicao e Yildiz. Anche Gatti in un contesto simile è un elemento imprescindibile. Tutti con Motta, insomma, in società. Basterà per riavere la vera Juve?

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