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Juve-Napoli, quando nacque la leggenda di Mazzarri col 3-2 in rimonta a Torino

A due giorni dal big match tra Juve e Napoli i tifosi partenopei si aggrappano ai ricordi e a quella rimonta pazzesca del 2009 compiuta nel 2009

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

A due giorni dal big match dello Stadium tra Juventus e Napoli, i tifosi partenopei, delusi dall’andamento della squadra campione d’Italia, si aggrappano ai dolci ricordi. E precisamente a quel 31 ottobre 2009 passato alla storia, quando la squadra di Walter Mazzarri superò in rimonta 2-3 la Vecchia Signora.

Juve-Napoli 2-3: così Mazzarri cambiò una squadra in crisi

Il Napoli dell’ambizioso patron De Laurentiis, alla sua terza stagione in Serie A, decise di affidarsi in estate a Donadoni. Ma, nonostante un mercato sfavillante, la squadra proprio non girava. La svolta il 6 ottobre, dopo sette giornate: via l’ex ct della Nazionale, al suo posto Mazzarri. E il Napoli cambiò subito volto. Il 3-5-2 del tecnico di San Vincenzo improntato sulle ripartenze micidiali di Hamsik e soprattutto Lavezzi e sulla grinta di una squadra mai doma si rivelò subito proficuo: 2-1 al Bologna, 0-1 a Firenze, quindi il 2-2 in rimonta col Milan nell’allora San Paolo con i gol di Cigarini e Denis nel recupero. Con questi risultati i partenopei si presentarono a Torino la notte di Halloween.

31 ottobre 2009: per il Napoli sembrava la notte delle streghe

La Juve di Ciro Ferrara era in fase di ricostruzione dopo le scorie di Calciopoli e la conseguente retrocessione in B. Tuttavia, a inizio stagione e forte del secondo posto ottenuto la stagione precedente, era considerata la principale antagonista dell’Inter per lo scudetto in seguito agli arrivi dei vari Cannavaro, Diego, Felipe Melo e Grosso. Ma il campo disse altro.

La partita si mette male per i campani. Già, il Napoli sembra destinato all’ennesima sconfitta nel capoluogo piemontese. Al 35′ Trezeguet porta in vantaggio i bianconeri, che raddoppiano a inizio ripresa con Giovinco, abile ad approfittare di un clamoroso errore della difesa azzurra.

La rimonta che consacrò il Napoli di De Laurentiis e Mazzarri

Nel calcio – si sa – può succedere di tutto. Anche l’impensabile. Al 59′ Hamsik accorcia e dopo 5′ pareggia l’argentino Datolo, fino a quel momento autentico oggetto misterioso. L’ex Boca, gettato nella mischia da Mazzarri, è l’uomo che cambia la partita.

All’81’ da una sua sgroppata arriva il 2-3 griffato ancora ‘Marekiaro’ Hamsik, lo slovacco con la cresta. È la rete che vale il sorpasso. Che consacra il Napoli di De Laurentiis. E Mazzarri. È la rete che consente al Napoli di espugnare Torino, dopo il 5-3 del 1988 con tripletta di Careca. È la rete che ispira canzoni e romanzi.

Come andò a finire: Napoli al top con Mazzarri, Ferrara esonerato

Quella partita segnò una svolta per entrambe le squadre. A gennaio la Juve, in seguito all’eliminazione dalla Coppa Italia causata dall’Inter, decise di silurare Ferrara per affidarsi a Zaccheroni. Il Napoli continuò a volare chiudendo al sesto posto, a +4 proprio sui rivali bianconeri, con tanto di qualificazione in Europa League.

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