La grande attesa è finita e ora è il tempo delle analisi. La Juventus resta pienamente in zona scudetto con la vittoria di ieri sera ai danni del Milan. La squadra di Andrea Pirlo rischiava, in caso di sconfitta, di scivolare lontano dalla zona che conta ma ieri ha saputo ribaltare i pronostici e conquistare un successo importante.
Di mezzo non c’è solo la classifica che vede ancora 7 punti di distanza tra le due squadre (con i bianconeri che hanno una partita da recuperare), ma soprattutto la prestazione della squadra. La Juve ha giocato da Juve, soffrendo in alcuni momenti ma facendo valere sulla lunga distanza una rosa più ampia e con maggiore qualità rispetto al Milan.
L’analisi di Ravezzani
E’ il giornalista Fabio Ravezzani a fare l’analisi dei due lati del big match di ieri cominciando con una disamina dei rossoneri: “Il Milan ridotto ai minimi termini gioca anche forse meglio della Juve ma la qualità è troppo bassa per resistere a lungo. Leao resta un potenziale inespresso, Hauge ha tanta strada da fare. Castillejo non è da grande squadra. In difesa preoccupa l’involuzione di Romagnoli”.
E lo stesso giornalista analizza anche la situazione in casa Juventus, spiegando che nonostante la vittoria ne resta di strada da fare per Andrea Pirlo prima di trovare la quadra: “Il vero problema della Juve resta stabilire le gerarchie a centrocampo.- Cambiare in continuazione la coppia dei centrali (anche se Arthur aveva problemi fisici) non porterà mai la squadra a trovare la sua identità. Pirlo deve decidere chi è titolare e chi riserva”.
La reazione dei social
Le parole del giornalista trovano eco immediata sui social con i tifosi di Milan e Juventus che si affrettano a commentare la sua analisi. Alessio sostiene: “Il Milan oggi è sicuramente più squadra mentre la Juve, ancora ieri, tende a essere la somma di individualità. L’essere squadra ha permesso al Milan di mascherare le pecche difensive: ogni volta che i bianconeri superavano il pressing alto erano dolori per Romagnoli e compagni”.
Sergio chiede interventi della Juve sul mercato: “Non ci sono fenomeni come un tempo ius mezzo e se la Juve non interviene a gennaio saranno dolori. Ogni volta che perde palla lì, in fase di impostazione gli avversari vanno in scioltezza a campo aperto. Serve come il pane un incontrista forte forte”.