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Juve, rinvio Prisma: sul web scoppia la bufera, tra screzi e timori dei tifosi

La decisione del Gup Marco Picco di rinviare l'udienza preliminare dell'inchiesta Prisma ha scatenato i social, con pareri più o meno accesi da parte di tifosi e addetti ai lavori

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Si è chiuso con un nulla di fatto il primo atto dell’udienza preliminare nell’ambito dell’inchiesta Prisma, che vede la Juventus e il suo ex quadro apicale, con l’ex presidente Andrea Agnelli in testa, indagati in merito ai bilanci dal 2019 al 2021. La decisione, dopo una consultazione lampo, con il Gup preposto, Marco Picco ad annunciare il rinvio dell’udienza al prossimo 10 maggio. Come facile immaginare, la decisione ha scatenato un vero e proprio mare di commenti sui social.

Udienza preliminare rinviata al 10 maggio: le motivazioni

Lo aveva annunciato ai microfoni di SkySport uscendo dall’aula dopo la sospensione, il Pm Marco Gianoglio, tra i titolari dell’inchiesta, e così è stato: l’udienza preliminare della Prisma è stata rinviata al prossimo 10 maggio. La decisione è arrivata da una breve consultazione e rivelata intorno alle 12.30 dal Gup Picco al momento del suo rientro in aula, dopo la valutazione circa le richieste depositate dalle parti civili che, oltre a esserci costituite contro le persone fisiche, lo hanno fatto anche contro la Juventus stessa.

Inchiesta Prisma, un rinvio atteso e prevedibile

Come rivelato da Maurizio Bellacosa, legale dei bianconeri, a margine dell’udienza odierna, infatti, il rinvio è stato deciso dopo la richiesta di citazione a giudizio da parte di alcune parti civili, delle società Juventus e Ernst & Young, come responsabile civile per chiedere i danni rispetto ai fatti commessi dai loro amministratori e dirigenti.

Una decisione attesa e, in parte anche prevedibile, vista l’enorme mole di argomenti sul tavolo, con la Procura di Torino a chiedere il rinvio a giudizio per la Juve e i 12 imputati, tra cui Agnelli, Pavel Nedved, Maurizio Arrivabene e Fabio Paratici contestando reati che, a vario titolo, vanno dal falso in bilancio alle false comunicazioni sociali, fino all’aggiotaggio, fatturazioni di operazioni inesistenti e ostacolo agli organi di vigilanza.

Il 10 maggio si parte dalla competenza territoriale

Rinviata, inoltre, la decisione in merito alla questione della competenza territoriale, con la richiesta del club bianconero di spostare da Torino a Milano le indagini, che verrà affrontata nella prossima udienza a maggio. Il prossimo appuntamento per conoscere il destino della Juventus non sarà, però, il 10 maggio, visto che il 19 aprile prossimo il Collegio di garanzia del Coni sarà chiamato a esprimersi in merito al ricorso presentato dal club contro la penalizzazione di 15 punti che la Juventus sta scontando già in questa stagione.

Rinvio inchiesta Prisma, i commenti social

Il rinvio ha, inevitabilmente, scatenato i tifosi, più o meno illustri, sui social. Il giornalista Paolo Ziliani, scrive: “E’ curioso che ci troveremo a festeggiare lo stesso giorno in cui venne annullato ingiustamente il famoso gol di Turone. Corsi e ricorsi storici, ma con un unico imputato. Spiace“. Mirko Nicolino, invece, sottolinea: “Con il rinvio della prima udienza, non ci sarà molto da dire oggi su Prisma, quindi tornano di moda le trite e ritrite intercettazioni di Arrivabene, che ad oggi, 27 marzo 2023, non provano nulla”. E Paolo Paganini commenta: “Per dovere di cronaca l’udienza preliminare sulla Juventus è stata rinviata al prossimo 10 maggio. C’è tempo. Sono quindi aperte le iscrizioni e gli accrediti”.

In tanti, poi, quelli che pongono l’accento sui tempi decisionali. C’è chi scrive: “Il processo sarà lunghissimo, per arrivare a sentenza di 1º grado si arriverà alla stagione successiva inoltrata, per sentenze definitive, probabilmente 2 o 3 anni. Mia opinione” e ancora: “A prescindere da come la si pensi su Prisma e sulla Juventus, il dato di fatto è che dopo 22 mesi siamo ancora al rinvio dell’udienza preliminare. Se per la competenza territoriale verrà coinvolta la Cassazione, il processo potrebbe slittare di altri tre mesi. Inaccettabile“, “Con l’efficienza del sistema giudiziario italiano avremo la sentenza nel 2030, se tutto va bene”, “Con calma eh“.

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