E’ il day after dalla separazione consensuale di Antonio Conte dal Tottenham. Un epilogo arcinoto negli ultimi giorni e per il quale mancava solamente l’ufficialità, arrivata – puntuale – nella tarda serata di ieri, domenica 27 marzo. Nelle ultime settimane il tecnico salentino si era mostrato esplicitamente scocciato nei confronti di squadra e società. L’argomento, neanche a dirlo, un’atavica mancanza di mentalità vincente degli Spurs…
- Conte e la separazione dal Tottenham: già pronto il rientro in Serie A?
- Conte, ritorno alla Juve? Il rendimento di Allegri lo allontana
- Conte, le altre ipotesi: inter, Roma o anno sabbatico
Conte e la separazione dal Tottenham: già pronto il rientro in Serie A?
Al Tottenham si è deciso per una soluzione interna particolare: non solo il “solito” Ryan Mason. Ad affiancarlo come secondo “caretaker manager” anche Cristian Stellini, fido di Antonio Conte, che però non ha abbandonato la possibilità proseguire il proprio lavoro in Premier League. Già, ma allora dietro la rescissione contrattuale del tecnico salentino (che sarebbe comunque scaduto a giugno), c’è già una “offerta paracadute”? Le voci di un suo possibile ritorno in Serie A hanno cominciato a rincorrersi e tre sono i club che, sostanzialmente, potrebbero permettersi il suo cachet…
Conte, ritorno alla Juve? Il rendimento di Allegri lo allontana
Anzitutto, il ritorno alla Juventus: che già si era ventilato dopo l’addio di Andrea Agnelli alla dirigenza bianconera. Tra i due c’era ormai stato “l’atto di pace”, ma da qui a profilare un nuovo rapporto professionale, ne passa. Ad ogni buon conto, col nuovo board dirigenziale, tutto sembrava pronto al rientro “in patria” di Conte. Tuttavia, l’ottimo rendimento di Massimiliano Allegri dopo la penalizzazione di 15 punti, in corsa comunque per un posto Champions, per la vittoria dell’Europa League e della Coppa Italia, hanno rinsaldato – e di parecchio – la posizione del tecnico livornese sulla panchina della Vecchia Signora.
Conte, le altre ipotesi: inter, Roma o anno sabbatico
La panchina che continua a traballare è invece quella di Simone Inzaghi, ma – in questo senso – un eventuale ritorno di Antonio Conte all’Inter, sarebbe assai rallentato dal fatto che l’allenatore di Lecce se n’era andato sbattendo la porta non accettando il ridimensionamento della rosa, dimostrando di non credere al progetto Suning. Ci sarebbe anche un’ipotesi Roma, nel caso in cui José Mourinho decidesse di non proseguire alla guida dei giallorossi. Oppure un anno sabbatico, anche per riprendersi da un anno particolarmente difficile, tra l’operazione alla cistifellea e la scomparsa dei cari amici Ventrone, Vialli e Mihajlovic.