Sono due le immagini che riassumono la domenica da incubo della Juventus: la squadra immobile a prendersi i fischi sotto il settore ospiti dello stadio di Monza, e Massimiliano Allegri che lascia lo stadio scortato dalle forze dell’ordine, dopo aver seguito la partita dallo Sky box perché squalificato.
Proprio il futuro del tecnico bianconero, maggiore imputato per l’avvio negativo di stagione, è oggetto di riflessione da parte dei dirigenti del club torinese, così come l’intero progetto iniziato un anno fa, e ora pericolosamente a rischio.
- Juve: niente gioco e numeri da incubo
- Allegri sotto esame, ma è confermato fino al Mondiale
- Juve, i tifosi hanno scaricato Allegri: "Dov'è Agnelli?"
Juve: niente gioco e numeri da incubo
La crisi dei bianconeri è tutta nei numeri: era dalla stagione 2015-2016 che la Vecchia Signora non otteneva 10 o meno punti nelle prime sette partite di campionato. I bianconeri dall’inizio della stagione hanno vinto solo due volte, in casa contro Sassuolo e Spezia, mentre hanno perso punti con squadre niente affatto proibitive come Sampdoria e Salernitana, e non sono mai riusciti a vincere gli scontri diretti con le big. A pesare sul bilancio anche le due sconfitte nelle prime due partite di Champions League, la peggiore partenza di sempre per Allegri in Europa.
I campanelli d’allarme suonano in tutti i reparti: oltre alla mancanza di un’identità e di un gioco, fanno riflettere anche l’atteggiamento della squadra, che sembra aver perso la fiducia nei confronti dell’allenatore, e la mancanza di una reazione, soprattutto da parte dei leader dello spogliatoio che ora latitano. I nuovi arrivati si sono persi, Vlahovic è sparito e l’impatto dei rinforzi dal Psg (Paredes e Di Maria) è stato negativo. Le evidenti difficoltà fisiche della squadra e i tanti (troppi) infortuni completano il corollario di problemi della Vecchia Signora.
Allegri sotto esame, ma è confermato fino al Mondiale
La mole di problemi che attanaglia la Juve scuote anche le certezze granitiche dei dirigenti bianconeri, a cominciare da quelle dell’amministratore delegato Maurizio Arrivabene, che prima della partita di Monza aveva messo la mani avanti definendo come “una follia” cambiare tecnico in questo momento.
Le indiscrezioni post match confermano la volontà della società di non cambiare lo stato di cose, soprattutto per ragioni economiche, considerato il contratto di Allegri fino al 2025 a 7 milioni di euro netti a stagione. Il tecnico livornese è però sotto esame, e il progetto potrebbe essere rimesso in discussione durante la pausa per il Mondiale in Qatar, soprattutto se arrivasse l’eliminazione in Champions League e non ci fosse una rapida risalita in campionato (prima della pausa gli impegni più duri dei bianconeri saranno contro Milan, Torino, Inter e Lazio).
Juve, i tifosi hanno scaricato Allegri: “Dov’è Agnelli?”
La stragrande maggioranza del popolo bianconero chiede a gran voce da giorni l’esonero di Allegri. Sui social domina l’hashtag #Allegriout, e tanti si aspettano un segnale da parte del presidente Andrea Agnelli, finora rimasto in disparte dopo aver dato carta bianca e fiducia cieca all’allenatore dei cinque scudetti consecutivi. La conferma pre-Monza di Arrivabene ha sconcertato di nuovo la tifoseria, abituata a ben altri risultati e non a queste umiliazioni, e tanti mettono in dubbio la qualità della stessa dirigenza del club torinese, che appare prigioniero di Allegri e del suo lauto contratto.