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Juventus, Allegri si gioca la stagione nelle prossime tre partite

Lazio, Chelsea e Atalanta decideranno come sarà la stagione della Juventus. Le prestazioni fino ad ora non ci sono se non a sprazzi, e questo trittico deciderà tutto.

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Qual è la vera dimensione della Juventus di Massimiliano Allegri? Quella spenta e opaca vista con Sassuolo ed Hellas Verona o quella ispirata e veloce ammirata in Champions contro lo Zenit e non solo? Domande a cui solo il tempo saprà rispondere, ma un indizio arriverà già nel prossimo trittico di partite che vedrà impegnata la Vecchia Signora dopo la sosta. Lazio all‘Olimpico il 20 ottobre, Chelsea a Londra il 23 e Atalanta all’ Allianz il 27. Una settimana per capire le reali ambizioni di Dybala e compagni.

Serie A, i numeri inchiodano la Juventus 

La battuta è ormai diventata virale in ogni dove: il cortomuso di Allegri, ovvero le vittorie risicate che pur sempre vittorie sono. L’ultima arrivata proprio lo scorso weekend, un 1-0 contro la Fiorentina firmato dall’eterno Juan Cuadrado allo scadere, un giocatore che ormai da anni si sta rivelando uno dei migliori in maglia bianconera. Tuttavia non basta certo questo per riprendersi dalle rumbe prese da Sassuolo (2-1 in casa), Hellas Verona (2-1 al Bentegodi) e prima ancora dall’ Empoli, sempre in casa per 1-0. Questi risultati, uniti alla sconfitta col Napoli portano a quattro le sconfitte della banda di Allegri nelle prime 12 giornate. Numeri da spavento per una squadra abituata a tiranneggiare in Serie A. Punti persi quasi sempre con formazioni di “bassa classifica”, il che la dice davvero lunga (1,43 punti di media contro squadre della parte destra della classifica).

Contro le grandi invece, come sono Lazio e Atalanta, la situazione è leggermente migliore. A parte la sconfitta di Napoli (2-1 al Maradona) sono arrivati i pareggi con Milan e Inter (entrambi per 1-1) e le vittorie su Roma e Fiorentina. Questo dimostra che la Juve predilige questo genere di scontri a campo aperto, dove la velocità di Chiesa e le magie di Dybala risultato spesso decisive (il povero apporto di Morata alle reti di Madama è però un tragico dato). 

In questo momento la Juve è un ibrido in Serie A, ne carne ne pesce, e proprio le partite contro bergamaschi e laziali ci diranno cosa sia la squadra di Allegri: si lotta per il vertice o si mira alla sopravvivenza? Certo che il cortomuso di Allegri sembra ormai superato, anche perché quando lo ha inaugurato, ormai molti anni fa, la sua rosa era decisamente differente. 

Champions League, dominio Juventus nella fase a gironi

Se in campionato latita, in Champions League la Juve la fa da padrone. Quattro vittorie su quattro fino a questo momento: Malmo, Zenit (due volte) e Chelsea certificano il fatto che la Vecchia Signora è effettivamente in grado di giocare in un certo modo. Allora perché così tante difficoltà in Serie A ? Già qualificata per gli ottavi, ora Madama è attesa dal terribile impegno contro il Chelsea a Stamford bridge contro la capolista della Premier League, avanti di tre lunghezze su City e West Ham. 

Il risultato conterà eccome (già in passato abbiamo visto quanto sia importante arrivare come primi ai sorteggi, anche se negli ultimi anni la Juve ha perso contro squadre ben meno blasonate come Ajax, Lione e Porto), ma ciò a cui guarderanno tutti sarà la prestazione in campo. Il processo di crescita passa da sfide del genere, e più che arrivare prima o seconda alla Juve dovrebbe interessare proprio la dimensione che vuole ottenere. Rimanere in questo limbo di alti e bassi e di mediocrità non serve a nulla e il tempo è ormai finito. 

Juventus, in tre partite sarà rinascita o crollo 

Questo può sembrare eccessivo se non si considera che al termine di questo trittico pesantissimo sarà ormai fine novembre. Saranno passati dunque cinque mesi e passa dall’investitura di Max Allegri, che per ora sta facendo sicuramente peggio di Pirlo almeno in campionato. Certo, non avere più CR7 è una discriminante, ma Max ha vinto quattro campionati ed è arrivato due volte in finale di Champions prima dell’arrivo del fuoriclasse di Madeira. Contro l’ Atalanta la Juve ha spesso faticato, mentre con una Lazio di questo tipo, che subisce tantissimo a livello difensivo, potrebbe essere più semplice. 

Probabilmente anche la società tirerà le somme dopo questi impegni. Anche in caso di tre sconfitte l’esonero di Allegri è quotato pochissimo dato il lungo contratto e lo stipendio enorme, ma qualcosa dovrà sicuramente cambiare. Se invece ci sarà una rinascita, i successivi impegni in campionato ( Salernitana, Genoa, Venezia, Bologna e Cagliari) potrebbero dare una spinta fin qui insperata a tutta la squadra. 

Tre partite decisive per l’intera stagione della Juventus, non si può più sbagliare. I bonus sono finiti ormai da tempo.

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