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Juventus, Bonucci ancora all’attacco di Allegri: la verità sul trasferimento al Milan e sul no alla Roma

Leonardo Bonucci torna all’attacco di Massimiliano Allegri anche se ancora una volta non lo nomina. Nel corso della sua intervista a “Passa dal BSMT”: l’ex difensore di Juve e nazionale racconta le sue verità

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

Leonardo Bonucci dice tutta la verità. L’ex difensore di Juventus e Nazionale è stato ospite del podcast “Passa dal BSMT” di Gianluca Gazzoli dove ha affrontato tanti argomento a cominciare dalla fine della sua storia con la Juventus, passando per il rapporto con Conte e anche sul mancato trasferimento alla Roma. Tanti temi e tutta la verità di un giocatore che sembra ancora ferito.

Bonucci: “Juve? E’ una ferita aperta”

La Juventus è una ferita aperta. Leonardo Bonucci nel corso della sua intervista non si nasconde quando parla del suo rapporto con la Vecchia Signora e ovviamente non manca la solita frecciata a Massimiliano Allegri riuscendo nell’impresa di non nominarlo mai: “Me ne sono dovuto andare quasi scappando – rivela – perché qualcuno aveva deciso che doveva essere così, è stata una manifestazione di un singolo che non meritavo. Sembrava quasi uno scherzo, dopo più di 500 partite ricevere il ben servito così. Forse il mio percorso alla Juve non è ancora terminato, quando penso di voler fare l’allenatore, penso a quella panchina lì”.

Sicuramente è una ferita che rimarrà aperta per tanto – continua Bonucci – quando hai dato tanto ti aspetti tanti. E devo dire che la Juve ha dato tanto anche a me. Ma chiudere in questo modo è stato veramente un colpo che non mi sarei mai aspettato”.

L’attacco ad Allegri

L’attacco ad Allegri non si esaurisce con il difensore che sembra particolarmente amareggiato nei confronti del tecnico toscano: “Dopo 8 anni insieme poteva chiamarmi per risolvere la situazione. Al centro sportivo non c’è mai stato un confronto. Come se per lui fossi un estraneo. Abbiamo caratteri diversi, ci siamo confrontati, abbiamo anche litigato come successo con altri allenatori. Bastava che lui fosse chiaro fin dall’inizio. Credo che un confronto dopo tutti gli anni insieme sarebbe stato il minimo”.

Poi Bonucci continua: “Non so se sia una cosa legata al famoso sgabello di Oporto. Forse sì. Quello che è accaduto ai tempi è grave, ma io ho discusso anche con Conte nello spogliatoio. Sono cose che succedono quando ci sono momenti di tensione ma anche quando c’è un rapporto vero. Allegri? Penso che un giorno che riparleremo”.

La verità sul passaggio al Milan

Leonardo Bonucci torna a parlare anche dell’estate del 2017 e della decisione di andare al Milan: “La Juve l’ho anteposta anche a mia moglie e ai miei figli e al mio benessere. Quando sono andato via nel 2017, al Milan, ho fatto quella scelta perché non volevo essere un problema all’interno dello spogliatoio e ho preso quella strada per non fare del male alla Juve. E’ stata una scelta condivisa con allenatore e direttore. Non ho mai nascosto di amare la Juve anche a costo di rimetterci personalmente”.

Il mancato trasferimento alla Roma

Bonucci parla anche del mancato trasferimento alla Roma con i tifosi giallorossi che hanno fatto sentire la loro posizione alla società: “E’ stata la posizione dei tifosi a far saltare il mio passaggio alla Roma, dicevano che un “juventino con la maglia della Roma non si può vedere”. Io sono sempre stato juventino a quando scendo in campo lo faccio per la maglia che infosso. Se gioco contro la Juventus non tiro il piede indietro. Siamo dei professionisti”.

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