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Baratro Juve, Buffon e quel messaggio ad Agnelli: il retroscena che apre un nuovo scenario

Il portiere del Parma, ex bandiera della Juve e della Nazionale, Gigi Buffon ha svelato parte di una conversazione con il presidente Agnelli sulla crisi. E lascia intendere la sua disponibilità a tornare

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Elisabetta D'Onofrio

Elisabetta D'Onofrio

Giornalista e content creator

Giornalista professionista dal 2007, scrive per curiosità personale e necessità: soprattutto di calcio, di sport e dei suoi protagonisti, concedendosi innocenti evasioni nell'ambito della creazione di format. Un tempo ala destra, oggi si sente a suo agio nel ruolo di libero. Cura una classifica riservata dei migliori 5 calciatori di sempre.

Quale che sia il dopo che il futuro riserva a Gianluigi Buffon, se domani o tra un anno o chissà quando, il calcio occuperà un ruolo preminente tra i suoi interessi professionali, fuori dal rettangolo di gioco.

Il portiere del Parma ed ex bandiera della Juventus ha svelato un retroscena che, alla luce dell’attuale condizione di inferiorità in cui naviga la società, è indicativo di quanto si stia consumando alla Continassa e tra mister Allegri e quei giocatori che scendono in campo o che sono pronti a lasciare.

Il futuro post Parma di Gigi Buffon

“Allenare non mi fa impazzire perché mi spavento l’impegno quotidiano dopo tutti questi anni passati in campo. Mi piacerebbe invece molto di più il ruolo di ct, sarebbe un’esperienza di vita all’estero molto interessante”, ha detto Buffon, ospite del programma Supertele su Dazn, ha prospettato in questa chiave il suo futuro quando smetterà di indossare i guantoni da portiere.

A Buffon non interessa stare in panchina, anche se i suoi ex compagni di Nazionale hanno percorso quasi all’unanimità questo percorso obbligato:

“E’ strano vedere i miei ex compagni di Nazionale, quelli del 2006, che allenano mentre io sono ancora in campo a giocare. Però sono felice di averli tutti in serie B. Sono curiosissimo di vedere De Rossi che ha ingaggiato questa nuova sfida e l’ha accettata con grande coraggio. Inzaghi e Grosso lo fanno già da tempo e sono stati usurati da questo lavoro, basta guardare Pippo che è scavato in faccia (ride, ndr.). E poi c’è il grande capitano Cannavaro…”.

Il retroscena del messaggio Buffon-Agnelli

A questo punto dell’intervista, il campione del Mondo di Berlino 2006 è intervenuto sulle condizioni in cui vertono Juventus e società ammettendo poco, se non un piccolo dettaglio, un retroscena:

“Vi posso dire che qualche giorno fa ho mandato un messaggio su whatsapp al presidente Agnelli e gli ho scritto queste parole: “So che in questo momento i suggerimenti danno fastidio e quindi ti mando solo un grande abbraccio”.

Il ruolo di Buffon nella nuova Juve

Un messaggio che apre la prospettiva, futuribile e auspicabile anche per i tifosi della Juventus che ne auspicano il ritorno, di un rientro in società di un nome blasonato, di un campione della vecchia guardia come in precedenza ipotizzato per Alessandro Del Piero. Quel ruolo di “motivatore” che anche Buffon avrebbe i titoli per poter esercitare e portare fuori dalla crisi la Juventus.

La crisi intestina che avrebbe afflitto e starebbe toccando i vertici dirigenziali del club bianconero che attraverso, dall’inizio della presidenza di Andrea Agnelli, forse il momento più delicato per risultati e spaccature: l’indiscrezione sull’addio di Pavel Nedved, il ruolo di Maurizio Arrivabene e il silenzio degli Elkann. Lapo non commenta, John attende che gli obiettivi siano misurabili.

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