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Ronaldo e la depressione: da Buffon a Ilicic, quando il campione entra nel tunnel

Il Fenomeno ex-Inter confessa di essere in terapia da oltre due anni, tanti i casi di big nello sport con gli stessi problemi

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Ha approfittato della presentazione del docufilm di Dazn sulla sua vita, dal titolo “L’ascesa, la caduta e la redenzione di Ronaldo” per vuotare il sacco. Ronaldo il Fenomeno, il campione che ha entusiasmato tutti nella sua carriera segnando valanghe di gol col suo marchio, irripetibili e inimitabili, soffre di depressione. Ne ha parlato con Roberto Carlos nel documentario ammettendo la propria fragilità.

Depressione, Ronaldo in terapia da due anni e mezzo

Ronaldo confessa: “Sì, oggi faccio terapia. Sono passati due anni e mezzo e capisco molto meglio anche quello che avevo provato prima. Vengo da una generazione in cui eri gettato nella mischia e dovevi cavartela al meglio senza la minima possibilità di chiedere aiuto. Guardo indietro e vedo che sì, siamo stati esposti a uno stress mentale molto, molto grande e senza alcuna preparazione per questo. Anche perché non c’era alcuna preoccupazione per la salute mentale dei giocatori”.

“Oggi sono preparati molto di più, ricevono le cure mediche necessarie anche per affrontare la giornata e i giocatori vengono studiati di più: i profili di ciascuno, come reagiscono, come dovrebbero reagire… Ai miei tempi non c’era niente di questo. Si sa da una vita che il calcio può essere fonte di grande stress ed avere un peso enorme nel resto dell’esistenza di un calciatore. La realtà è che non sapevamo nemmeno che esistesse questo tipo di problema. Questo argomento è stato assolutamente ignorato dalla nostra generazione. Molti, ovviamente, hanno attraversato momenti terribili, anche di depressione, per mancanza di privacy, mancanza di libertà… È vero che i problemi erano molto evidenti, ma le soluzioni non erano subito disponibili”.

Depressione: Da Riva a Buffon, quanti campioni col mal di vivere

Chi sono i “molti” che hanno attraversato i momenti terribili della depressione nel mondo del calcio? L’elenco è lunghissimo e comprende anche chi non l’ha mai confessato ma ci sono casi importanti che fanno riflettere. Gigi Riva, all’epoca dirigente della Nazionale, lo rivelò in un’intervista quasi vent’anni fa. In tempi recenti toccò a Buffon fare questa rivelazione.

L’ex portiere della Juventus disse di averne sofferto quando aveva 24-25 anni: “Un giorno mi alzai dal letto e mi sentii le gambe senza energie, cioè: tremavano. Non mi era mai capitato. Mentre andavo al campo, avevo problemi anche a guidare. Le gambe si muovevano da sole. Arrivato al campo, andai dal dottore e chiesi aiuto. Dopo una piccola discussione, mi disse: “Questi sono segnali di un’iniziale depressione. Stai attento a quello che stai facendo”. Il dottore mi disse che c’erano pasticche, io risposi che no, assolutamente, questa cosa qua era una roba che dovevo risolvere io, senza l’aiuto di farmaci”. Anche Pogba rivelò la stessa cosa.

Depressione: Il caso di Ilicic, che si auto-escluse dall’Atalanta

Il male oscuro colpì anche Josip Ilicic, che si chiamò fuori nel momento più felice dell’Atalanta, vittima della depressione che lo colpì in piena pandemia. Cadute continue per lo sloveno che più volte pensò invano di esserne uscito fuori ma che ora sembra rinato dopo la decisione di tornare a giocare in patria, al Maribor.

Depressione, non solo calcio: dal tennis al nuoto quanti esempi

La depressione ha colpito anche tantissimi atleti di altri sport, dalla tennista Naomi Osaka, che decise di ritirarsi dal Roland Garros a causa di problemi psicologici e della mal sopportazione della pressione mediatica, ad Andres Iniesta, che ammise di essere stato costretto a una lunga terapia per curare una forma di depressione che l’aveva aggredito fin dai tempi dei grandi successi col Barcellona. Da Gianni Bugno, Mark Cavendish e Tom Dumoulin nel ciclismo a Michael Phelps, il re del nuoto, che rivelò di di aver sofferto di una depressione che si rivelava acuta ciclicamente alla conclusione di ogni esperienza olimpica.

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