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Juventus, Buffon punge il club sulla gestione Cristiano Ronaldo

L'ex portiere e capitano bianconero ha elogiato Paulo Dybala e ha parlato anche della Nazionale, soffermandosi sui play-off per i Mondiali in Qatar.

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In un’intervista a Il Corriere della Sera, Gianluigi Buffon ha ribadito di essere felice del suo ritorno a Parma: “La maggior parte della gente mi dice che ho fatto una scelta fantastica e che faccio bene a continuare, per quello che sto dimostrando ancora quanto valgo”.

Juventus, Buffon torna a parlare di Ronaldo

Buffon però sarà sempre lagato alla Juventus, dopo tanti anni trascorsi a Torino anche con la fascia da capitano al braccio. L’ex portiere bianconero se ne è andato in estate proprio come Cristiano Ronaldo. Un addio, quello del portoghese, che tanti tifosi non hanno gradito.

Buffon ha le idee chiare in merito: “Ho detto che con lui si è perso un certo DNA perché lo penso e facendo una riflessione più approfondita arrivo a dire che chiaramente la colpa non è di Ronaldo, perché lui è quello e quando prendi un giocatore di quel calibro tu sai a cosa vai incontro. C’è da capire se gli altri sono preparati e secondo me molti giocatori non erano pronti a poter condividere un certo tipo di esperienza. Vuoi o non vuoi, un po’ tutti si sentono Cristiano e questo non deve mai accadere, soprattutto in realtà come la Juventus. Quando lui è arrivato a Torino, io sono andato a Parigi. E quando sono tornato ho visto qualcosa di diverso, che non mi ricordava più quello che avevo lasciato”.

Juventus, Buffon e il limite di Dybala

Adesso la Juventus, in attacco, si affida soprattutto alla classe di Dybala. Sull’argentino, Buffon non ha dubbi: “E’ sicuramente un leader tecnico perché è il miglior giocatore della Juve e poi negli ultimi anni è maturato molto. Per poter mettere in pratica questo ruolo però devi esserci e negli ultimi due anni è stato molto assente per gli infortuni. Nel momento in cui trova continuità, si consacrerà anche come leader della Juve”.

Capitolo Italia, le parole di Buffon

Infine, Buffon ha chiuso l’intervista parlando dell’Italia, impegnata nei play-off a marzo per i Mondiali in Qatar: “Errori non ne saranno commessi. Il problema grande è che si giocherà contro una squadra fortissima, almeno quanto noi. Di conseguenza ci sta anche che l’Italia possa non qualificarsi”.

A proposito di Italia, Buffon precisa: “Sulla Nazionale non ho rimpianti. Quello che mi disturba è quando qualcuno mi dice ‘se ti chiamassero come terzo portiere potresti andare al Mondiale….’. Sono stato il capitano della Nazionale è quindi so cosa significhi l’importanza di un gruppo: bisogna lasciare un c.t. capace come Mancini sereno e libero di fare le proprie scelte, senza rompimenti di scatole. E nessuno mi deve fare alcun regalo: me li faccio da solo, se ci riesco, perché lo sport è meritocrazia. Posso anche pensare che fare il terzo portiere sia troppo penalizzante, per come sto adesso”.

 

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