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Juventus, Buffon svela un retroscena e cosa detesta nel calcio

Il portiere del Parma è tornato indietro a quattro anni fa, quando indossava ancora la maglia bianconera. Nell'intervista ha parlato anche di cliché e politically correct.

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In una lunga intervista rilasciata a France Football, Gigi Buffon ha svelato un retroscena sul suo passato, quando indossava la maglia della Juventus. Quattro anni fa il portiere del Parma ha pensato di smettere e invece ancora oggi, all’età di 44 anni, l’ex numero uno della Nazionale ancora gioca a calcio.

Juventus, Buffon: “Nel 2018 avevo deciso di smettere”

Queste le parole di Buffon: “Nel 2018 avevo deciso di smettere di giocare a calcio. Poi arrivò la chiamata del Paris Saint-Germain. Ne parlai prima di tutto con i miei figli, perché nonostante il calcio mi tolga tanto tempo per stare con loro, li vedo sempre felici che io giochi. E infatti, senza alcuna esitazione, mi dissero: ‘Vai papà, è troppo bello. Giocherai in una squadra incredibile’. Questo mi ha fatto capire che per loro è importante avermi come punto di riferimento e che sono contenti di avere un papà così”.

Juventus, Buffon contro gli scettici

Buffon non ha mancato di mandare un messaggio a chi avrebbe voluto vederlo smettere molto tempo prima del 2018: “Se avessi seguito il volere degli altri, avrei rinunciato a cinque Scudetti, due finali di Champions League, due titoli di miglior portiere del mondo, a 37 e 39 anni, a mille emozioni e a non so quanti soldi. La mia vita non può essere condizionata dalla volontà degli altri. Il tifoso ti ama, ma se non fermi più i tiri, non ti ama più. La partita per un calciatore è come il palcoscenico per un attore, e vedo che sto ancora andando bene”.

Cliché, politically correct e Mondiali: le parole di Buffon

Buffon ha anche parlato delle due cose che detesta di più nel mondo del calcio: “I cliché e il politically correct, anche se lo uso pure io. Lo faccio per non mancare di rispetto agli altri. Mi capita tipo quando mi viene chiesto un parere sugli altri giocatori: devi sempre dire le stesse cose per non essere maleducato. Questa cosa mi annoia”.

In chiusura, Buffon è tornato a parlare della finale dei Mondiali del 2006 a Berlino: “La Francia era fortissima, forse più forte di noi, basti vedere al percorso che aveva fatto. Solo una squadra con il nostro spirito poteva avere la meglio. La testata di Zidane a Materazzi? Tutto mi sarei aspettato in quella partita, tranne che quell’episodio. Quando l’ho visto ho gridato all’assistente dell’arbitro in maniera molto spontanea. Per noi quell’episodio è stato una fortuna, visto l’andazzo che il match stava prendendo. Zizou era in una forma incredibile e avrebbe potuto deciderla”.

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