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Juventus: Che fa oggi Giraudo, il vertice della Triade con Moggi e Bettega

L'ex ad bianconero vive a Londra ed è occupato nel ramo immobiliare ma non ha mai smesso di presentare ricorsi per l'inibizione dopo Calciopoli

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Condannato in attesa di giudizio. Da vent’anni. Antonio Giraudo batte anche l’Alberto Sordi di “detenuto in attesa di giudizio”, film-capolavoro di Nanni Loy del 1971. L’ex ad della Juventus dopo lo scandalo Calciopoli e l’inibizione a vita della Figc ha lasciato del tutto il mondo del pallone ma non ha mai smesso di raccontare un’altra verità e continua a chiedere giustizia. Condannato per per «frode sportiva e associazione a delinquere», fu poi assolto in Cassazione per prescrizione mentre a livello sportivo è rimasto lo stop a vita, ma cosa fa oggi il vertice della famosa triade bianconera?

La battaglia infinita di Giraudo

Non si è mai arreso ad alcun grado di giudizio Giraudo che ora si appella alla sentenza del Tar del Lazio che ha sospeso il giudizio sul ricorso di Andrea Agnelli contro la squalifica per il caso plusvalenza, rinviando alcuni quesiti alla Corte di Giustizia Eurpea. Giraudo ha infatti fatto ricorso al tribunale ordinario di Roma per chiedere la pregiudiziale in Europa contro la sentenza di radiazione dopo Calciopoli, confermata dalla Corte Figc nel luglio 2011 e poi dall’Alta Corte di Giustizia del Coni nove mesi dopo. Ora si attende che l’udienza venga fissata.

Una carriera da predestinato

Da piccolo Giraudo si intrufolava nella casa dei vicini per vedere dal loro balcone le partite al Filadelfia: gioca a calcio, nel Pertusa Millefonti, ma è fin troppo esuberante, prende sei giornate di squalifica. Dopo gli studi (gesuiti prima e laurea in Economia e Commercio poi) entra alla Toro Assicurazioni ed arriva l’incontro che gli cambia la vita.

L’incontro con Umberto Agnelli

Conosce infatti Umberto Agnelli che resta stregato dalle doti manageriali di Giraudo. lo nomina amministratore delegato del Sestriere, poi segretario, amministratore dei beni personali e del progetto Sestriere fin quando, dopo la morte dell’Avvocato, non gli affida nel ’94 la gestione amministrativa della Juve con la mission di vincere senza spendere.

I successi di Giraudo alla Juve

Amico di Mogol, amante dei tartufi e del vno rosso, da ad bianconero totalizza sei bilanci in attivo , ha portato alla Juventus i “contratti a prestazione” e il club in Borsa (2001), mentre la squadra con Lippi e Capello vinceva in campo. E’ lui il vertice della Triade con Moggi e Bettega, ma quando è al massimo del potere scoppia calciopoli. Se nei processi precedenti per doping l’aveva sempre spuntata, riuscendo anche ad essere assolto per frode sportiva, per la giustizia sportiva il verdetto è sempre stato di colpevolezza.

La vita dopo Calciopoli

Travolto da Calciopoli Giraudo lascia Torino e a vivere a Londra – dove risiede tuttora – con la moglie Maria Elena Rayneri e il figlio Michele, cresciuto nei Pulcini della Juventus ma non ha mai perso il pallino degli affari. Ha lavorato nell’intermediazione finanziaria con la Ifil Investimenti e nel ramo assicurativo con la Allsecures Assicurazioni, dov’è stato consigliere, è socio amministratore assieme alla consorte della Della Royal Park Estate, società per azioni e della Fraluca, immobiliare torinese costituita dal 1968 e rilevata dal 2 febbraio 2007. E ancora oggi è nel ramo immobiliare che ha concentrato tutti i suoi interessi, aspettando notizie dalla Corte di Giustizia Europea.

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