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Caos Juventus, come si è arrivati allo strappo fra Agnelli ed Elkann

Prima dell'annuncio delle dimissioni di tutto il CdA bianconero ci sarebbe stato un confronto teso. La situazione economica era diventata di fatto insostenibile.

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La Juventus ha chiuso un’era. Nella serata di lunedì si è dimesso tutto il Consiglio d’Amministrazione bianconero a partire dal presidente Andrea Agnelli. Lui, che ha vinto 19 trofei in 12 anni alla guida del club di famiglia, ha dovuto farsi da parte perché la situazione societaria non era più sostenibile. E con il cugino John Elkann, numero uno di Exor, si è arrivati allo strappo definitivo.

Caos Juve, i retroscena sul rapporto tra John Elkann e Andrea Agnelli

Come riporta Il Corriere del Sera, ci sarebbe infatti un retroscena molto importante. Nel weekend e poi lunedì a pranzo Agnelli ed Elkann si sono confrontati in modo sincero e anche piuttosto teso sulla situazione in essere alla Juventus. La vicenda contabile e giudiziaria era diventata insostenibile.

Agnelli non aveva più alternative, dato che professionisti del settore come Maria Cristina Zoppo, equity partner di Bdo-Tax e componente del comitato per il controllo sulla gestione nel CdA di Intesa Sanpaolo gli avevano detto: “Se portate in assemblea questo bilancio, dobbiamo andare in Procura“.

Juventus: l’isolamento di Allegri e quelle dimissioni inevitabili

Una situazione ormai fuori controllo che poteva portare soltanto a quello che si è verificato, ovvero il cambio della guardia. Come dichiarato dallo stesso azionista di maggioranza Elkann: “Le dimissioni del CdA rappresentano un atto di responsabilità, che mette al primo posto l’interesse della società”.

Per Exor stava diventando un problema la situazione legata alla Juventus, nonostante il club valga circa 700 milioni di euro, ovvero il 2% del valore patrimoniale di Exor che si aggira sui 31 miliardi. Il bilancio bianconero è da tempo in rosso, con le perdite che sono arrivate adesso a 254 milioni.

La Juventus volta pagina: il nuovo corso nel segno di Exor e John Elkann

Elkann negli ultimi tre anni ha aiutato più volte Agnelli con aumenti di capitale per 700 milioni, ma adesso è arrivato il momento di salutarlo: “Voglio ringraziare mio cugino Andrea per averci dato emozioni straordinarie, che non dimenticheremo mai. In questi 12 anni abbiamo vinto tanto”.

Il nuovo corso sarà senza il presidente dei nove scudetti consecutivi e con un assetto differente, come spiegato ancora da Elkann: “Il nuovo consiglio sarà di figure di grande professionalità sotto il profilo tecnico e giuridico che avrà il compito di affrontare e risolvere i temi legali e societari”.

Caos Juventus, come si è arrivati allo strappo fra Agnelli ed Elkann Fonte: Getty Images

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