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La crisi della Juventus favorisce il partito di Conte: la mossa con il Tottenham schiaccia Allegri

Secondo i media inglesi, in particolare il Daily Mail, è tempo di ritorni: Conte non rinnova perché avrebbe altre ambizioni tra cui il rientro in Italia, a Torino

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Elisabetta D'Onofrio

Elisabetta D'Onofrio

Giornalista e content creator

Giornalista professionista dal 2007, scrive per curiosità personale e necessità: soprattutto di calcio, di sport e dei suoi protagonisti, concedendosi innocenti evasioni nell'ambito della creazione di format. Un tempo ala destra, oggi si sente a suo agio nel ruolo di libero. Cura una classifica riservata dei migliori 5 calciatori di sempre.

Che il contratto di Massimiliano Allegri con la Juventus non vada interpretato come sostegno unanime, anche all’interno della società, è cosa ormai evidente: la spaccatura interna, dopo i risultati deludenti raccolti in questa prima fase della stagione, complice una campagna acquisti forse non proprio centrata e le complesse diatribe interne allo spogliatoio pone Allegri in una posizione difficile.

Il ruolo del capro espiatorio, nonostante sia stato anche altrove un allenatore aziendalista, non gli si addice e anche l’ombra di Antonio Conte (come e più di altri) lo preoccupa ma non lo allarma del tutto.

Juve, la crisi Allegri chiama Conte

In Inghilterra, dove Conte continua a far notizia, sembrano certi che il rinnovo con il Tottenham non sia poi così ovvio:

“Antonio Conte pronto a tornare alla Juventus”, riporta il tabloid britannico, Daily Mail.

Il tecnico salentino, furioso in campo e quasi laconico in conferenza stampa davanti ai giornalisti, avrebbe ulteriormente rinviato la data per discutere con la dirigenza del club inglese la data del suo prolungamento di contratto che prevede una scadenza il prossimo 30 giugno 2023.

Il rinnovo di Conte con il Tottenham

I media britannici, che conoscono e assai bene il temperamento dell’allenatore, non si sorprendono per la sua esternazione e l’attacco in campo ai suoi con tanto di espressioni scurrili. Non è una questione di stile e di risultati, ma di fame. Fame di successi e talenti che stentano, per ora, a vedersi in campo nel loro potenziale.

E ciò anche se a quanto pare i proprietari degli Spurs abbiano studiato una proposta economica da record: 20 milioni di euro per Conte che già all’epoca dell’Inter aveva raggiunto il primato di tecnico più pagato della Serie A.

Secondo il Daily Mail “non si tratta più solo di una questione di soldi. A Conte piacciono le sfide, in relazione alle potenzialità delle squadre che si appresta ad allenare. In questo senso, pur avendo fatto fare un enorme salto di qualità al Tottenham, l’allenatore è deluso dal fatto che la squadra, a livello di organico evidentemente non rinforzato a sufficienza in sede di mercato, difficilmente potrà giocarsela fino all’ultimo per il titolo di campione d’Inghilterra”.

Il ritorno di Conte alla Juventus

Insomma, oltre a Allegri ci sarebbero altri ostacoli: il rapporto incrinato con il presidente Andrea Agnelli che rimane ancora al timone della Juventus, nonostante il monito del cugino John Elkann e l’andamento non certo entusiasmante della squadra in Serie A e in Europa con conseguenti impatti lato bilancio, le resistenze dell’ad Maurizio Arrivabene. D’altra parte gode di una certa stima da parte di Pavel Nedved, sua vecchia conoscenza.

Un alleato che sarebbe pronto a sostenere l’opzione del ritorno in bianconero, nella sua Torino, e ad avallare un progetto totalmente nuovo. Una prospettiva allettante per Conte che, qualora rimanesse alla presidenza Agnelli, verrebbe sostenuta da una serie di garanzie. magari anche da una figura di garanzia tra i grandi del passato come Alex Del Piero e Gigi Buffon. O un tifoso vero, tra gli Agnelli, della Juventus come Lapo Elkann.

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