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Juventus, continua la scalata di Tether: ora ha il 10,7% delle quote. Ecco qual è il piano di Ardoino

Il colosso delle criptovalute continua a investire nel club bianconero nonostante il recente sfogo di Ardoino. Il ceo punta ad avere un ruolo sempre più centrale

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

Juventus e Tether sempre più legate. Continua la scalata del gigante delle criptovalute che, con il 10,7% delle quote, è il secondo principale azionista del club dopo Exor. Il ceo dell’azienda, Paolo Ardoino, ha un obiettivo ben preciso: avere voce in capitolo nelle decisioni chiave. A dare la notizia dell’ultima mossa di Tether è stata l’agenzia Bloomberg.

Juventus, Tether avanza: ora ha il 10,7% delle quote

Bloomberg ricostruisce le tappe dell’avanzata di Tether, partendo dal presupposto che prima del 2025 nessun grande club del Vecchio Continente aveva mai annoverato tra i propri azionisti una società di criptovalute. L’azienda, che era arrivata a ottenere il 10,12% del capitale sociale della Juventus, ha ulteriormente incremento il proprio impegno per il club raggiungendo una quota del 10,7%, che vale all’incirca 128 milioni di euro.

Una mossa che conferma la volontà di Tether di puntare sulla Signora, nonostante il recente sfogo del ceo Paolo Ardoino che su X aveva ‘denunciato’ il muro alzato dalla società nei confronti del colosso delle crypto.

Qual è il vero obiettivo di Ardoino

Dunque, Tether continua a investire. E lo fa con un obiettivo ben preciso: riuscire ad avere un ruolo nelle decisioni chiave del club. Tradotto: un posto nel consiglio di amministrazione della Juventus. Perché “il nostro interesse è garantire il successo a lungo termine del club” ribadisce il portavoce dell’azienda in un comunicato ripreso da Bloomberg.

Nel post dello scorso 2 giugno Ardoino aveva sottolineato ancora una volta che “Tether non vede l’ora di poter partecipare alla crescita ed al futuro della squadra. Ma ad oggi la società non ha nemmeno permesso a Tether di partecipare all’aumento di capitale annunciato un mese fa (circa 15-110 milioni). Semplicemente non possiamo contribuire se non ci è permesso dalla società. È veramente un peccato lasciare in disparte soci volenterosi che potrebbero investire in modo significativo per aiutare a rendere la Juventus di nuovo grande”.

Tether-Exor, scambio di lettere e incontro in vista?

Il gelo tra le parti potrebbe sciogliersi al termine del Mondiale per Club, che vede la squadra di Tudor già qualificata agli ottavi di finale con ricchi guadagni – 28 milioni per la precisione – garantiti. Tether e la Juventus si sono limitate a uno scambio di lettere nel tentativo – finora vano – di organizzare un incontro.

Al momento non c’è ancora da una data, ma, in virtù dell’ultima iniziativa della società di criptovalute, non è da escludere che presto i due principali azionisti del club possano uscire dall’impasse. Solo dopo l’atteso vertice Exor deciderà se concedere o meno a Tether un ruolo più centrale.

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