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Juventus, Danilo all’attacco: "Ultimi mesi difficili ma non in campo". Ma su Motta e Giuntoli sceglie il silenzio

Danilo non nasconde la delusione per il modo in cui si è chiusa la sua lunga avventura alla Juventus: quante stoccate in occasione della presentazione col Flamengo

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

Da Torino a Rio de Janeiro. Dal bianconero al rossonero. Dalla Juventus al Flamengo. Il ritorno in Brasile sarà pur stata una scelta di vita da parte di Danilo, ma dietro all’addio alla Signora si cela anche la chiara volontà del club di non aspettare la naturale scadenza del contratto del brasiliano. Che dall’altro capo del mondo lancia vere e proprie bordate all’indirizzo della sua ex società.

Juventus, Danilo furioso: l’affondo dell’ex capitano

Il difensore sembrava fosse destinato al Napoli, poi la retromarcia dettata soprattutto dalla strategia della Juventus di non voler rinforzare una rivale e il ritorno in patria, dopo quasi 14 stagioni trascorse in Europa. Danilo è stato presentato in pompa magna dal Flamengo, di cui è sempre stato tifoso candidandosi ora a esserne colonna soprattutto in vista della Coppa Libertadores e del Mondiale per club.

Dal Maracanã il sudamericano non ha nascosto la delusione per il modo in cui si è chiuso il rapporto con i bianconeri, precipitato dopo l’addio di Allegri e il nuovo corso targato Giuntoli-Thiago Motta. Non ci gira certo intorno, Danilo. Va dritto al punto: “Negli ultimi tempi, in seguito ai cambiamenti interni, probabilmente hanno capito che non ero adatto, ma non per motivi calcistici. E questo mi ha dato fastidio e fatto soffrire”.

Silenzio su Motta e Giuntoli, ma l’attacco è chiaro

Non ci sono dubbi sui destinatari dell’affondo del 33enne, ma il calciatore preferisce non menzionare mai né Motta né Giuntoli. Il tecnico venuto da Bologna lo ha di fatto messo ai margini sin dai primi giorni del suo approdo alla Continassa, mentre il dirigente non si è certo opposto all’addio anticipato di quello che era un punto di riferimento per lo spogliatoio nonché capitano.

“Ho sofferto molto, ma non credo valga la pena fare nomi – ha detto Danilo -. Nel momento in cui ho realizzato che le difficoltà che vivevo non avevano nulla a che fare con le mie capacità in campo, ho capito che sarei dovuto andare in un posto in cui stare meglio”. Per Madama e i suoi tifosi solo parole d’amore: “La Juve è sempre stata famiglia, cura dei dettagli e anche dell‘aspetto umano: ecco, credo che gli ultimi risultati siano legati proprio alla perdita di questi valori”. Quindi ribadisce che “probabilmente il club più importante della mia carriera”.

Al Flamengo ritrova anche due ex Juve

In attesa del suo debutto, che potrebbe avvenire in occasione della finale della Supercoppa del Brasile in programma domenica contro il Botafogo, Danilo ha ritrovato due compagni di squadra della Juventus al Mengão.

Con il connazionale Alex Sandro ha condiviso anni di battaglie lì dietro, mentre da poco si è unito ai rossoneri anche il centrocampista argentino Carlos Alcaraz, ingaggiato in prestito da Giuntoli lo scorso gennaio. L’omonimo dell’asso del tennis non ha però lasciato traccia nel campionato italiano tanto da far poi ritorno al Southampton. La ‘colonia italiana’ del Flamengo è davvero nutrita: Viña, Pulgar, Gerson e Pedro gli altri calciatori che hanno avuto esperienze più o meno positive in Serie A.

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