La sfida contro la Juventus cade proprio in uno dei momenti più delicati della stagione. Per la Roma, uscita dalla zona Champions a causa dell’inopinata sconfitta di Cremona e distanziata in classifica dalla Lazio, capace addirittura di andare a vincere in casa del Napoli. E per lo stesso Dybala, protagonista di una querelle che sta spaccando i suoi stessi ex tifosi: quella relativa ai 3,7 milioni di euro che la Juve ancora gli deve e per i quali potrebbe portare il suo vecchio club in tribunale.
- Roma-Juve: all'Olimpico è la partita di Dybala
- La Joya e quell'addio controvoglia ai bianconeri
- Dente avvelenato e voglia di rivincita per l'argentino
Roma-Juve: all’Olimpico è la partita di Dybala
Un Dybala a caccia di rivincite, non tanto con la società – la faccenda degli arretrati in qualche modo si appianerà, questa almeno è la sensazione – quanto con chi ne ha deciso il siluramento al termine dello scorso campionato. Prima un tira e molla infinito sul rinnovo, poi la fumata bianca praticamente raggiunta, quindi il clamoroso voltafaccia subito dopo l’ennesimo infortunio. Comportamento, questo, che non è stato ancora perdonato dalla Joya.
La Joya e quell’addio controvoglia ai bianconeri
Tutti ricordano le sue lacrime il 16 maggio, giorno dell’ultima partita allo Stadium con la maglia della Juventus. Lui di andarsene avrebbe fatto volentieri a meno. Arrivò a battere la mano a centinaia, forse migliaia di tifosi per i quali era un idolo. Lo apprezzavano soprattutto i bambini, la sua esultanza – la “Dybala mask” – era quasi un tratto distintivo per i baby juventini. E invece l’argentino è stato messo alla porta. E adesso sogna la rivalsa. Dopo l’assist ad Abraham per l’1-1 di agosto, è arrivato il momento di far gol alla Juve.
Dente avvelenato e voglia di rivincita per l’argentino
Ma con chi ce l’ha, nello specifico, Dybala? Tuttosport scrive di dente avvelenato con l’ex ad Arrivabene, uno dei più franchi nell’uscire allo scoperto con frasi pepate nelle lunghe fasi dello stallo rinnovo. Ma anche con Allegri, in realtà, non è che siano state sempre rose e fiori. Anzi, soprattutto nelle ultime fasi dell’esperienza in bianconero, il feeling si era ridotto ai minimi termini. E il fatto che il tecnico non si sia speso apertamente con la sua conferma, non può essere passato inosservato. Buoni, invece, i rapporti con gli ex compagni, soprattutto con Pogba. Con lui nessuna questione aperta. Con altri, probabilmente, sì.