E’ morto a 79 anni Bruno Nicolè, storica ala della Juventus tra gli anni Cinquanta e Sessanta. Ad annunciarlo il figlio Fabio con un lungo post su Facebook: “Ciao Papà, hai amato lo sport e avevi scelto il calcio, poi hai amato il calcio e scelto lo sport, tutti gli sport. So che lassù sarai felice e potrai condurre il pallone a testa alta, orgoglioso di quello che sei stato e di ciò che hai fatto. Sei stato e sempre sarai per me un modello da seguire in campo e a scuola, con ragazzi e bambini, con uomini e donne, insomma, con tutti coloro che vogliono avvicinarsi a quel pallone cucito a mano che profuma di cuoio… Lui sì, ci legherà per SEMPRE”.
Nicolè è stato il marcatore e il capitano più giovane della Nazionale italiana: segnò il primo gol in Azzurro contro la Francia nel 1958 all’età di 18 anni e 258 giorni, e indossò la fascia da capitano a 21 anni. Lasciò il calcio ancora giovane, ad appena 27 anni, per fare l’insegnante di educazione fisica.
Nato a Padova nel 1940, debuttò in serie A nella squadra della sua città nel 1956, sotto l’occhio attento di Nereo Rocco, prima del trasferimento alla Juventus l’anno successivo. In bianconero giocò sei stagioni, conquistando 3 scudetti e 2 Coppe Italia. Fine carriera tra Mantova, Roma, Sampdoria e Alessandria. Otto le presenze in Nazionale.
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