L’identità della Juventus si appiglia a un evento, atteso come tale, ovvero il rientro di Federico Chiesa dopo il tremendo infortunio che l’ha tenuto lontano dai campi troppo a lungo per dettare la legge sulla sua fascia, nella zona che gli appartiene e dove ha dimostrato di essere più di un astro nascente.
Il ritorno in campo di Chiesa rappresenta quel tutto dove dentro è rimasto troppo poco dello spirito Juve e che, per riempirsi, si affida a questo primo elemento costituente. Ormai non siamo più nel campo delle speranze, ma in quello delle certezze e dell’ottimismo: Allegri è intenzionato a convocare l’esterno già per l’Empoli.
Il recupero di Chiesa per tornare la Juve
Per Federico Chiesa, poi, sarebbe la chiusura del cerchio: dopo quel 9 gennaio, in cui riportò contro la Roma la rottura del crociato, l’intervento e la lunga ma inevitabile riabilitazione. Nove mesi sono tanti, ma non troppi quando si trattano questi infortuni e l’operazione conseguente: per Chiesa ha significato tanto, doversi fermare.
Per la Juventus e Max Allegri troppo: la squadra ha perso il suo motore, si vede e ne risente la classifica e i risultati. Inevitabile percepire anche una certa ansia, tra i tifosi, nel rivederlo in campo magari anche solo per pochi minuti in uno Juve-Empoli che vorrebbe proseguire lungo la scia del Toro.
La spaccatura interna su Allegri
Allegri è appeso a un contratto che non vuol certo dire sostegno e compattezza dello spogliatoio. E non è certo casuale se l’incognita sul futuro del capitano Bonucci sia tornata di strettissima attualità per via del Tottenham di Antonio Conte e delle suggestioni già vissute, dopo lo sgabello di Porto che mise in evidenza una mai sbocciata simpatia tra i due.
Il rientro di Pogba
C’è anche, poi, il ritorno di Paul Pogba: essersi misurato con la Premier e aver conquistato risultati preziosi lo ha riportato a Torino, dove tutto è iniziato e i tifosi sperano -anche nel suo caso – di godersi quello spettacolo ammirato all’epoca della sua esplosione quando poi la società , complice Mino Raiola, decise per la cessione da record al Manchester UTD.
Anche per Allegri tanto passa da Empoli: l’appoggio, la fiducia, anche la stima da parte degli attori di questa crisi juventina. A partire da chi, nella società , gli rema contro.