Con fatica, con pazienza e con tanto tempo era uscito dal ciclone scommesse e dalle critiche che per mesi gli sono piovute addosso ma il periodo-no per Nicolò Fagioli non è ancora passato. Messo ai margini da Thiago Motta, che non lo vede centrale nel progetto, e col rischio di perdere anche la nazionale il giocatore si è trovato al centro di una nuova bufera al termine di Torino-Juventus. Nel marasma generale di tensioni post gara, tra risse ed espulsioni, Nicolò Fagioli è stato catapultato in una discussione nata sui social media, che ha dovuto chiarire personalmente attraverso i suoi canali ufficiali. Il centrocampista della Juventus, accusato ingiustamente di un comportamento scorretto, ha fornito la sua versione dei fatti per mettere fine alle voci infondate.
- Fagioli, l'accusa: il rifiuto di correre a fine partita
- La replica di Fagioli ai tifosi
- Il gesto verso i tifosi
Fagioli, l’accusa: il rifiuto di correre a fine partita
Secondo alcuni utenti di TikTok, Fagioli si sarebbe rifiutato di partecipare al consueto lavoro di scarico post-partita, destinato ai giocatori non impiegati. L’episodio sarebbe avvenuto durante il derby contro il Torino, in cui il calciatore non è stato utilizzato dal tecnico Thiago Motta. Queste insinuazioni hanno alimentato una polemica (anche per la possibile cessione del giocatore) che, tuttavia, non trova riscontro nella realtà.
La replica di Fagioli ai tifosi
Attraverso un post sul suo profilo X, Nicolò Fagioli ha deciso di chiarire l’accaduto e di respingere ogni accusa. Queste le sue parole:
“INUTILE CREARE POLEMICHE dove non esistono. Escono video dove scrivono che mi sono rifiutato di correre a fine partita. Informatevi bene prima di scrivere cose non vere. A fine partita sono andato a prendere guanti e cappellino per poi uscire e fare la corsa con i miei compagni. Per poi infine andare a regalare la maglia e i pantaloncini ai nostri tifosi presenti allo stadio.”
Il gesto verso i tifosi
Fagioli ha concluso il lavoro post-partita insieme ai suoi compagni di squadra, rientrando quindi solo brevemente negli spogliatoi solo per recuperare i capi di abbigliamento elencati ma la bufera social non si è placata: “Dai Nico ma chi te crede, sei rientrato e poi ti avranno rispedito in campo!” E ancora: “E se non fosse stato vero avevi addirittura bisogno di fare un post social per chiarirti?”
Non si placano gli animi sul web: “Indizio ancora più chiaro che stai per andar via alla Lazio”. E ancora: “Nico resta tranquillo e resisti in questa bufera, tutto passerà”.
C’è poi chi scrive: “Ma io non capisco: un giocatore sta 90 minuti in panchina e solo a fine partita, per scaldarsi, si ricorda di andare a prendere guanti e cappellino? Ormai non hai più credibilità Nico…” E infine: “A dire il vero, dal video incriminato, i guanti già li indossi. Per favore, non offendere la nostra intelligenza!
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