Dopo l’adrenalina e i sorrisi al debutto iniziano i primi guai per Igor Tudor. Il tecnico della Juventus perde subito un pilastro su cui aveva fondato la prima rivoluzione tattica, in discontinuità con la gestione Motta, ovvero la difesa a tre. Il croato dovrà fare a meno infatti per oltre un mese di Federico Gatti, uscito infortunato nel match col Genoa. Gli è stato fatale un provvidenziale recupero su Pinamonti.
Per Gatti frattura del perone
Gli esami cui si è sottoposto il difensore hanno rilevato un problema assai più grave di quanto si pensasse. Questo il bollettino medico: “Federico Gatti, uscito durante il primo tempo della gara contro il Genoa a seguito di un forte trauma contusivo alla gamba sinistra, questa mattina è stato sottoposto presso il J medical ad accertamenti diagnostici. Gli esami radiologici eseguiti hanno evidenziato la presenza di una frattura composta della diafisi del perone”. I tempi di recupero sono di almeno un mese, il che significa che il giocatore potrebbe tornare a disposizione solo per le ultime 2-3 partite di campionato.
L’innovazione della difesa a tre
Gatti era fondamentale nella difesa a tre, marchio di fabbrica di Tudor. Chi lo sostituirà? Difficile pensare all’arretramento di Locatelli come centrale, probabile che sia Kalulu a prendere il posto dell’ex Frosinone. In pratica restano solo Kelly, Veiga e l’ex Milan come difensori puri, visto che sono sempre fermi ai box Bremer e Cabal. Una brutta tegola per la Juve che sta assimilando i nuovi concetti di Tudor. Contro la Roma, in una gara decisiva per la rincorsa al quarto posto, si vedrà ancora una squadra incerottata visto che appare difficile il recupero sia di Cambiaso (che avrebbe giocato dal 1′ sulla fascia al posto dell’adattato Nico Gonzalez) che di Douglas Luiz. Entrambi hanno lavorato ancora a parte.
La mission di Tudor con Koopmeiners
Un problema in più per Tudor che aveva già un’altra mission, quella di recuperare lo smarrito Koopmeiners, la più grossa delusione stagionale bianconera, soprattutto se si considerano le aspettative dell’estate e il prezzo del cartellino. Tudor, a differenza di Motta che fino al suo ultimo giorno da tecnico della Juventus aveva sempre esaltato l’olandese difendendolo da ogni critica, ha ammesso che il problema esiste. Secondo quanto riporta Tuttosport, l’allenatore bianconero ha deciso di correre ai ripari ricorrendo a colloqui privati, per fargli ritrovare un po’ di fiducia, e ad allenamenti mirati per ridargli un tono atletico accettabile con una preparazione supplementare, mirata alle sue esigenze fisiche.
