Parola d’ordine: continuità. Un sostantivo che nel calcio rappresenta tutto, così come rappresenta tutto – per la Juventus – il successo sul Genoa . Un match vitale per i bianconeri, chiamati a consolidare quanto di buono fatto vedere contro il Napoli. Una gara proibitiva per il Grifone che, fin dalle battute embrionali del match, ha dimostrato di non essere sul pezzo. Meglio nella ripresa, ma troppo poco per pensare in grande.
Out Bonucci e Bentancur alle prese con il Covid, Pirlo si ritrova tra le mani pressoché l’intera rosa a disposizione. Rientra tra i titolari Szczesny. Cuadrado, De Ligt, Chiellini e in difesa. Chance dall’inizio per Kulusevski a centrocampo con Bentancur, Rabiot e Chiesa. In avanti tandem d’attacco composto da Morata e Cristiano Ronaldo.
Senza gli indisponibili Luca Pellegrini e Czyborra, e con Strootman squalificato, Ballardini si ritrova a dover modificare leggermente l’assetto tattico: all’insegna degli ex di giornata. La certezza Perin, un anno e mezzo in bianconero, tra i pali. Masiello (con una presenza tra i grandi della Signora), Radovanovic e Criscito (anch’egli con un passato tra le fila di Madama) nel pacchetto arretrato. Biraschi, Behrami, Badelj, Rovella (di proprietà della Juve) e Zappacosta nella linea metodista. In attacco spazio a Pandev e Scamacca.
Ai padroni di casa bastano 4’ per sbloccarla: Cuadrado a saltare agevolmente Rovella, sinistro dello svedese che non lascia scampo a Perin con un tiro angolato. E’ dominio bianconero che, giustappunto, sfocia nel raddoppio al 22’: Radovanovic a commetterla grossissima, contropiede di Chiesa, Perin salva ma non può nulla su CR7 (palo) e Morata (che insacca).
Dopodiché, nel bene e male, sale in cattedra Scamacca. Al tromonto del primo tempo, incredibilmente, si divora un goal da posizione più che favorevole. A inizio ripresa, invece, si riscatta con un’incornata chirurgica. Il match si accende e, al subentrato Pjaca, capita una ghiotta occasione per il potenziale 2-2: fallita. Musica per le orecchie della Signora che, seppur in sofferenza, chiude i giochi con il subentrato McKennie.
IL TABELLINO E LE PAGELLE
JUVENTUS-GENOA 3-1
MARCATORI: 4’ Kulusevski, 22’ Morata, 49’ Scamacca, 70’ McKennie
JUVENTUS (4-4-2): Szczesny 6.5; Cuadrado 6 (46’ Alex Sandro 5.5), De Ligt 5, Chiellini 5.5, Danilo 6.5; Kulusevski 6.5, (68’ McKennie 6.5), Bentancur 6, Rabiot 6.5 (83’ Ramsey s.v.), Chiesa 6 (74’ Arthur s.v.); Morata 6.5 (68’ Dybala 6), Ronaldo 5.5. All. Pirlo
GENOA (3-5-2): Perin 6; Masiello 5, Radovanovic 4.5, Criscito 5; Biraschi 5.5 (46’ Ghiglione 5.5), Rovella 5 (62’ Zajc 6), Badelj 6, Behrami 5 (46’ Pjaca 5), Zappacosta 6; Scamacca 6.5 (70’ Melegoni 6), Pandev 5.5 (62’ Shomurodov 5.5). All. Ballardini
Arbitro: Di Bello
Ammoniti: Cuadrado, Kulusevski (J), Behrami, Rovella, Criscito (G)
Espulsi: –