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Juventus, la rimonta spaventa le avversarie: e senza quel -15...

I bianconeri si avvicinano al gruppo di testa e alla quarta posizione in classifica, nonostante la penalizzazione

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Anche il Verona è caduto contro una Juventus da un gol e stop. Bruttina da vedere, ma efficace. Come spesso le è capitato quest’anno. E ora le avversarie sono costrette a guardarsi le spalle da una Juve da rincorsa, che ha quasi annullato la penalizzazione di 15 punti, trovandosi ora a 4 punti soltanto dal quarto posto. Una Juve da rimonta, solida in difesa e che riesce anche superare i traumi di infortuni, acciacchi e assenze.

Juve: la mina vagante del campionato

Inizialmente sotto traccia, Di Maria e compagni adesso sono la vera mina vagante del campionato. Un punto alla volta, ne hanno rosicchiati tanti. Dopo lo sbandamento iniziale per il -15 subito, la squadra si è rimessa a lavorare a testa bassa, senza guardare la classifica. E sono cadute diverse teste, a cominciare da quella dell’Inter circa una settimana fa. Si può definire mina vagante ora la compagine di Massimiliano Allegri, quindi? Sì, per la zona Champions addirittura. Devono temerla Lazio, Milan, Inter, Roma e Atalanta.

L’unico che forse ci aveva creduto, anche dopo la punizione della Corte federale, era stato proprio il tecnico. Quanto mai dentro il suo ruolo, capace di arrabbiarsi come ai bei tempi degli scudetti della Juventus se i suoi non chiudono la partita (come ieri con il Verona).

Juve: senza la penalizzazione, sarebbe seconda

Senza la penalizzazione di 15 punti, ora la Juve starebbe provando a staccare il gruppetto in lotta per la Champions, con 59 punti all’attivo. A due mesi dalla fine del campionato, nonostante la classifica reale dica 44, Allegri è riuscito a regalare una fiammella di speranza lo stesso per la Coppa che conta. E senza mai avere la squadra al completo. Anche ieri sera, a centrocampo, inizialmente c’erano Barrenechea e Fagioli, nel secondo tempo è subentrato Miretti, decisivo nell’azione del gol al pari di Locatelli. Giovani che mai avrebbero pensato di diventare protagonisti già quest’anno. Perle che danno ancora maggiore valore al campionato della Juve, secondo solo a quello del super Napoli.

A proposito, ma senza la penalizzazione – e il contraccolpo subito immediatamente dopo – quale sarebbe ora il distacco della Signora dagli azzurri? E con quei due punti ‘portati via’ dal Var contro la Salernitana?

La Juve recupera, Allegri si prende le critiche

La Juve si prende i punti, Allegri le critiche. Di chi soffia sul fuoco del bel gioco, che siano avversari o tifosi. In tanti vorrebbero una svolta a fine anno, con l’addio dell’allenatore. Nonostante tutto. Le sue colpe? La più grossa è non aver rivinto lo scudetto negli ultimi due anni, dal suo ritorno. Ma poi per molti il suo gioco è vecchio, noioso, difensivo. Da corto muso. E non importa se così arrivano i risultati. O meglio, importa a quelli che sono fedeli al motto juventino: “La vittoria non è importante, è l’unica cosa che conta”.

I meriti invece vanno dati. A dirigenti decapitati, nella tempesta è rimasto solo lui, Max. Non ha mai perso la bussola. Riesce persino a fare turnover, essendo il club bianconero ancora impegnato su tre fronti. Pur avendo fuori Chiesa, Pogba e Alex Sandro. Con Rabiot squalificato. E alla fine, vince. Non si convinceranno mai i suoi detrattori, ma lui guarda e passa. Anche se alla fine potrebbe essere proprio lui a scocciarsi e a salutare tutti, Le offerte non mancano. Prima, però, c’è una barca da portare in porto. Anzi, scusate, un cavallo da far vincere di corto muso.

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