Dopo una delle notti più buie dell’ultimo decennio, culmine dell’anno più difficile della gestione Agnelli, ancora una volta nell’occhio del ciclone è finito Andrea Pirlo. Ma dopo lo 0-3 interno della Juventus contro il Milan, il tecnico bianconero si presenta regolarmente in zona mista per le interviste di fine partita. E non si sottrae alle sue responsabilità: “La colpa è soprattutto mia“. Ma soprattutto spiega quale sarà il suo destino, almeno nelle sue intenzioni.
“Difficile spiegare i motivi di una partita del genere. Certo è che ci sono tante componenti che non hanno funzionato. Quando perdi 3-0 in casa è fin troppo chiaro che tante componenti siano andate nella maniera sbagliata. Ma in settimana avevo visto bene la squadra“, ammette Pirlo.
Quindi il tecnico passa a parlare del suo lavoro e del suo apporto sul gruppo: “Io sono qui alla Juventus, ed era doveroso fare più e meglio di così. A volte succede che ci sono cose che hai in testa, le vuoi proporre, ma con qualcuno dei tuoi giocatori non le puoi fare. Ma se è successo questo, chi deve prendersene la responsabilità sono io”.
“La Juventus dispone di grandi giocatori, quindi è possibile che sia io a non essere riuscito a tirare fuori le loro qualità“, aggiunge dunque Pirlo. Che nega che l’affaire Superlega possa aver destabilizzato la squadra: “Sono successe cose fuori dal campo, ma non hanno intaccato lo spogliatoio. Su questo sono tranquillo. Poi quello che succede in campo è soprattutto colpa mia“.
A chi si aspetta dunque un passo indietro, Pirlo ha un messaggio da recapitare: “No, il mio lavoro va avanti. Sono a disposizione della società, lavoro in un grande club e sono convinto di poterne uscire insieme alla squadra. Farò il mio lavoro, finché mi sarà consentito“.