Fisico da tennista, ma piedi da calciatore. Anche più che raffinati, trattandosi di un centravanti forte fisicamente ma molto tecnico. Potrebbe essere questo un titolo efficace per descrivere Lorenzo Lucca, rivelazione del primo scorcio della stagione calcistica italiana 2021-2022.
Il gigantesco centravanti del Pisa, che supera i due metri di altezza (201 cm), si sta mettendo in mostra in Serie B con la maglia nerazzurra oltre che con quella dell’Italia Under 21, che grazie ai gol del bomber di Moncalieri si sta avvicinando alla qualificazione all’Europeo di categoria del 2023.
Quanto vale Lorenzo Lucca: la Juventus vuole anticipare la concorrenza
Torinese di Moncalieri, Lorenzo Lucca è andato a segno sei volte nelle prime sette partite di campionato, trascinando il Pisa al vertice della classifica di Serie B, prima che un leggero calo di rendimento coincidesse con quello della squadra. I riflettori sul ragazzo non si sono comunque spenti, a livello di mercato e non solo, al punto che il c.t. della Nazionale maggiore Roberto Mancini lo ha già elogiato pubblicamente.
Immaginare Lucca, che ha anche fornito due assist, unico Under 21 ad aver partecipato ad otto gol della propria squadra nell’attuale Serie B, tra i convocati per i playoff del prossimo marzo che varranno il pass per il Mondiale 2022 non è utopia, anche se si sta parlando di un giocatore di Serie B nato nel 2000, anche alla luce delle difficoltà che sta incontrando il reparto d’attacco dell’Italia. Ancora più probabile, però, è che a breve si scateni un’asta tra le big della Serie A (e forse non solo…) per strapparlo al Pisa e regalargli la vetrina del grande calcio.
Al momento la squadra più avanti di tutte sembrerebbe la Juventus, che ha già preso contatti con il Pisa. Nella società toscana lavora peraltro un “gancio” molto prezioso per i bianconeri come Claudio Chiellini, fratello gemello del capitano di Juventus e Nazionale Giorgio e dalla scorsa estate direttore sportivo del Pisa. La trattativa non è ancora partita, ma a Torino stanno provando a guadagnarsi una corsia preferenziale immaginando che il rendimento di Lucca torni ad impennarsi e di conseguenza anche la sua quotazione di mercato, che già oggi si avvicina ai 10 milioni.
Lorenzo Lucca. l’aspirante erede di Luca Toni in Nazionale
Nella Juventus del futuro potrebbe prendersi il peso dell’attacco in un 4-3-3, ma anche in un 4-2-3-1 ed il fatto che finora in carriera abbia giocato come unico riferimento offensivo non esclude che possa adattarsi anche ad un 4-4-2.
Lorenzo Lucca è un attaccante moderno, ovviamente fortissimo di testa, vista la stazza, ma già completo in quanto capace di muoversi su tutto il fronte offensivo, di venire incontro ai compagni per prendersi il pallone e anche di fraseggiare bene dal punto di vista tecnico. Buona parte dei suoi gol stagionali sono infatti arrivati di piede, con conclusioni di potenza e di pregevole fattura. Insomma un talento puro con ovvi margini di miglioramento che può essere paragonato al primo Luca Toni, con il quale ha curiosamente in comune già tre squadre in carriera (Brescia, Vicenza e Palermo), anche se il fatto di essere stato “scaricato” precocemente dal Torino lo rende simile anche a Christian Vieri, non solo fisicamente.
Lorenzo Lucca, carriera e procuratore
Basta vedere giocare Lucca per capire che non si è di fronte ad un giocatore qualunque, eppure il suo talento è sfuggito alle prime tre società professionistiche per le quali è stato tesserato, a partire dal Torino dove Lorenzo è cresciuto. Tra qualche prestito e una breve esperienza in Primavera, però, la società granata non ha creduto nell’esplosione del giocatore fino a farlo partire a titolo definitivo nel gennaio 2020 in direzione Palermo, all’epoca in Serie D.
In mezzo ci son state anche le esperienze al Vicenza e soprattutto al Brescia, in prestito proprio dal Torino nella stagione 2018-2019, su dritta dell’agente dell’epoca, Sergio Lancini, bresciano ed ex giocatore delle Rondinelle. Qui Lorenzo segnò tanto in Primavera guadagnandosi anche qualche convocazione con la prima squadra da parte di Eugenio Corini che quella’anno fu promossa in A, ma il debuttò in prima squadra non arrivò mai.
I lati da smussare sono allora più caratteriali che tecnici, perché Lorenzo ha “sangue caliente”, a volte anche troppo e pure in campo, come dimostrato da qualche espulsione di troppo sia ai tempi della Primavera del Brescia, ma non solo, visto il recente rosso subito in Cittadella-Pisa.
Limiti che non spaventarono Massimo Cellino, presidente del Brescia che capì il talento del ragazzo offrendogli un ricco contratto che non venne mai firmato perché Lucca cambiò procuratore in corsa, passando da Lancini ad Antonino Imborgia, suo attuale manager che facilità il passaggio al Palermo dove dopo un anno e mezzo a suon di gol tra Serie D e C al punto di diventare un idolo dei tifosi rosanero che non a caso lo ribattezzarono “Lucca Toni”, la scorsa estate ha spiccato il volo verso Pisa, per quella che sembra essere solo una tappa intermedia verso il grande calcio.